Ci lascia a 82 anni il fondatore di Panar Automazioni, mercoledì il funerale a Sarmeola di Rubano. La figlia Siria: «Un uomo tenace e combattivo. Ci restano i suoi insegnamenti, che non dimenticheremo». Il ricordo di Confapi Padova.
«Un uomo tenace e combattivo, sempre in prima linea». La figlia Siria, che dal 2013 guida Panar Automazioni assieme al fratello Diego, ricorda così papà Paolo Nardin, mancato all’affetto dei suoi cari sabato 16 marzo per un malore a quasi 82 anni (li avrebbe compiuti il prossimo 20 aprile). Figura conosciutissima (non esiste ditta padovana che non si sia rivolta a Panar Automazioni negli anni per la componentistica industriale), Nardin ha fondato ufficialmente l’azienda nel 1969, anche se lavorava in proprio nel settore già da un paio d’anni. Alla base l'idea, in netta controtendenza per i tempi, di non trattare un unico marchio ma una gamma dei migliori in vari settori dell’automazione industriale che, come lui aveva intuito, basa la sua forza nella molteplicità di soluzioni e sulla varietà dei prodotti che la compongono. È la chiave del successo dell’impresa, che ha sede in via Via Altichieri da Zevio, a Padova.
«A volte poteva apparire duro a chi lavorava con lui, ma, conoscendolo meglio, non si poteva non apprezzare la sua grande umanità», continua Siria parlando del papà. «Era un uomo sempre proiettato sul futuro, curioso, informato e attento alle novità. Tra i molti insegnamenti che ci lascia c’è una frase che ripeteva spesso e che non dimenticherò: dietro a ogni difficoltà c’è un’opportunità da cogliere».
I funerali si svolgeranno mercoledì 20 marzo alle ore 10.30 nella parrocchia di San Fidenzio a Sarmeola di Rubano, preceduti, martedì sera, dalla veglia funebre, alle ore 19 sempre nella parrocchia di San Fidenzio.
Confapi ricorda Paolo Nardin con affetto e riconoscenza e si stringe a Siria, Diego e a familiari e congiunti rivolgendo loro le più sincere e sentite condoglianze.
Confapi Padova
Tel. 049 8072273