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23 SETTEMBRE, -100 GIORNI ALL’AUMENTO DELL’IVA. CONFAPI: «CARI POLITICI, FERMATE IL CONTO ALLA ROVESCIA»

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IL CARICO DI IMPOSTE INDIRETTE PESERÀ SUL TERRITORIO PADOVANO PER PIÙ DI 400 MILIONI

Lettera aperta del presidente dell’Associazione Carlo Valerio al governatore Luca Zaia e alle segreterie dei principali partiti: «Se il Governo non interverrà il 1° gennaio 2016 scatterà l’aumento, penalizzando i consumi, riducendo i ricavi e sferrando un colpo potenzialmente letale alla nostra economia. Portate in Parlamento questa battaglia, siamo ancora in tempo ma dovete intervenire».

«Scrivo questa lettera per porre alla sua attenzione l’approssimarsi di una scadenza che sta passando ingiustamente in dimenticatoio: se i tagli alla spesa previsti dal Governo con l’ultima legge di Stabilità non saranno sufficienti, il 1° gennaio 2016 scatterà l’aumento dell’Iva. Confapi Padova – l’Associazione delle piccole e medie imprese dell’industria che ho l’onore di rappresentare – da tempo sta tenendo il conto alla rovescia, sperando di poterlo interrompere al più presto. Si fa presto a fare i calcoli: mercoledì 23 settembre mancheranno soltanto 100 giorni alla data fatidica. Pochi, ma forse è ancora possibile fare qualcosa per scongiurare il pericolo che incombe. Per questo le chiedo di sposare questa nostra campagna e prendersi l’impegno di farsi portavoce nei confronti del Governo perché le risorse necessarie per scongiurare l’aumento dell’Iva vengano trovate in altri modi». Comincia così la lettera che Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova, ha indirizzato al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e alle segreterie locali dei principali partiti. Un appello per tener viva l’attenzione attorno a una scadenza che incombe come una scure sull’economia locale e nazionale.

«Come sapete, se i tagli e le entrate non basteranno a far quadrare il bilancio e restare all’interno del quadro di vincoli imposti dall’Europa, ci sarà un incremento dell’Iva spalmato in più anni, come precisato dall’articolo 45 del Disegno di legge intitolato “Ulteriori misure di copertura”, al comma 3. Un’ipotesi che Confapi Padova boccia nella maniera più categorica» si legge nel testo, che poi prosegue elencando alcuni numeri che non si possono ignorare. «Si parla di una clausola di salvaguardia sulle aliquote Iva e sulle altre imposte indirette per un ammontare di 12,8 miliardi nel 2016, 19.2 miliardi nel 2017 e 21,3 miliardi nel 2018, prevedendo un aumento dell’aliquota ordinaria del 22% al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 e al 25,5% nel 2018, mentre l’aliquota ridotta al 10% passerebbe al 12% e, in seguito, al 13%. Il tutto, secondo quanto elaborato da Fabbrica Padova, il nostro centro studi, comporterà un carico di imposte indirette nel territorio veneto di circa 1,2 miliardi nel 2016, 1,8 miliardi nel 2016 e 2 miliardi nel 2018, e in quello padovano di circa 247 milioni nel 2016, 370 nel 2017 e addirittura 410 milioni nel 2018».

«Un’escalation che le nostre imprese e le nostre famiglie non possono permettersi. E’ superfluo puntualizzare che con un rincaro dell’Iva ci saranno moltissimi beni che subiranno un aumento del prezzo: questo nuocerà ulteriormente ai consumi, riducendo di conseguenza i ricavi, e saranno proprio le piccole e medie imprese a essere le più danneggiate. Senza contar che è tutto da dimostrare che un eventuale aumento dell’Iva permetterà di rimpinguare le casse dell’Erario nella misura prevista. E’ sin troppo evidente, infatti, che la riduzione degli acquisti porterà a una riduzione del gettito complessivo. Un motivo in più per far sentire la nostra voce con tutta la forza possibile e dire no a una misura letale per la nostra economia».

Infine l’appello di Confapi: «Da soli non possiamo combattere questa battaglia sacrosanta. Ecco perché le chiedo di fare il possibile per aiutarci a portarla avanti di fronte agli organi competenti, facendola arrivare in parlamento. Mancano 100 giorni, siamo ancora in tempo per riuscirci. L’Istituzione che rappresenta non può ignorare quanto rischiosa sia la direzione che, se non cambierà nulla, sarà imboccata».

Ecco come i media hanno dato risalto alla presa di posizione di Confapi Padova:

MENO DI 100 GIORNI ALL’AUMENTO DELL’IVA - CRONACA DEL VENETO 24 SETTEMBRE 2015

LETTERA A ZAIA: "AUMENTO DELLIVA? BISOGNA FERMARLO" - IL MATTINO 23 SETTEMBRE 2015

"MANCANO SOLO 100 GIORNI AL PREVEDIBILE AUMENTO DELL'IVA, AIUTATECI A EVITARE IL DISASTRO" - IL GAZZETTINO 23 SETTEMBRE 2015

AUMENTO IVA? CONFAPI SCRIVE A ZAIA: "NEL 2018 TASSE RADDOPPIATE - PADOVAOGGI 22 SETTEMBRE 2015

MANCANO MENO DI 100 GIORNI ALL'AUMENTO DELL'IVA - IL NORDESTQUOTIDIANO 22 SETTEMBRE 2015


23 SETTEMBRE, -100 GIORNI ALL’AUMENTO DELL’IVA, CONFAPI: «CARI POLITICI, FERMATE IL CONTO ALLA ROVESCIA» - CONFAPIPRESS 22 SETTEMBRE 2015

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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Stampa Stampa 23 SETTEMBRE, -100 GIORNI ALL’AUMENTO DELL’IVA. CONFAPI: «CARI POLITICI, FERMATE IL CONTO ALLA ROVESCIA»

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