D'ONOFRIO: «PRONTI OLTRE 20 MILIONI DI EURO PER LE IMPRESE VENETE CHE INVESTONO SULLA PREVENZIONE, ADESSO COORDINARE INTERVENTI E RISORSE»
CONFAPI CREDIT: «CON FRIULADRIA ESTENDEREMO IL PLAFOND DA 10 MILIONI DI EURO PER L'INNOVAZIONE ALLA SICUREZZA»
Fabbrica Padova, Centro Studi di Confapi, incrocia i dati INAIL e ISTAT: il 3.5% degli occupati in Veneto nel 2014 è incappato in un incidente sul lavoro, cifre allarmanti che rilevano però un calo degli infortuni del 4.29% in provincia e del 3.29% in Veneto (-2.542). Il direttore dell’Associazione Davide D’Onofrio: «Numeri ancora irragionevoli considerando soprattutto gli 84 decessi registrati in regione. Non si possono accettare morti bianche, occorre coordinare gli sforzi in materia di prevenzione in vista dell'assegnazione di oltre 20 milioni di risorse messe a disposizione in Veneto dall’Inail per gli investimenti in materia».
Calano gli infortuni sul lavoro, ma il loro numero resta troppo alto. A ribadirlo sono i dati da poco pubblicati dall’Inail relativi all’intero 2014, rielaborati da Fabbrica Padova, centro studi di Confapi. Ebbene, nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle a Padova gli incidenti dichiarati sono scesi dai 14.246 del 2013 ai 13.624 di dodici mesi dopo, con una riduzione del 4.29%. Spostando l’attenzione sul Veneto, la tendenza è la stessa, anche se il calo presenta percentuali inferiori: si passa dai 77.078 infortuni sul lavoro del 2013 ai 74.535 del 2014 (-3.29%). A partire da questi numeri, incrociandoli con i rilievi Istat relativi agli occupati complessivamente presenti in Veneto nel 2014 (2.100.000 persone), Fabbrica Padova ha elaborato un’altra statistica significativa: circa il 3.5% dei lavoratori della regione, lo scorso anno, è incappata in un infortunio mentre svolgeva la propria attività.
C’è però anche un altro dato da considerare, quello relativo ai decessi. Anche da questo punto di vista la situazione è migliore rispetto ai dodici mesi precedenti, eppure in Veneto si continua a morire sul lavoro: 84 le vittime nel 2014, contro le 114 del 2013 (-26.3%). Per quanto riguarda la provincia di Padova, si scende invece da 24 a 14, con una riduzione del -41.66%. «E’ una tendenza positiva, ma siamo ben distanti dal poter abbassare la guardia in questo campo» commenta lo studio Davide D’Onofrio, direttore di Confapi Padova. «Parliamo di numeri troppo alti e che devono spingere a riflettere su un tema che richiede più chiarezza normativa, ma anche sensibilità e innovazione da parte delle aziende».
«Occorre che i datori di lavoro agiscano in modo serio e senza perdere altro tempo, anche perché oggi le imprese hanno a disposizione gli strumenti per investire in sicurezza senza costi aggiuntivi. Possono farlo grazie agli incentivi messi a disposizione proprio dall’Inail attraverso l’“Avviso pubblico Quadro 2014”, che permette di usufruire di un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese ammesse. Sosterremo le aziende che intendano investire in materia di prevenzione affiancandole nel percorso volto all’ottenimento del contributo, reso notoriamente complesso dall’ostacolo del click day. Non solo: abbiamo messo in campo altri strumenti che permetteranno alle imprese di fronteggiare con serenità la parte di investimenti non finanziabile estendendo il recente plafond attivato con Banca FriulAdria agli investimenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Ulteriori 10 milioni di euro a disposizione delle nostre PMI».
Ecco come i media hanno ripreso lo studio Confapi:
INFORTUNI SUL LAVORO IN CALO DEL 4,29% - IL MATTINO DI PADOVA 4 FEBBRAIO 2015
LAVORO, IN CALO GLI INFORTUNI, VITTIME DIMEZZATE NEL 2014 - IL GAZZETTINO 4 FEBBRAIO 2015
INFORTUNI SUL LAVORO, A PADOVA -612 NEL 2014, CALANO ANCHE I DECESSI - PADOVAOGGI 3 FEBBRAIO 2015
CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE PARI AL 65% DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA: CONFAPI SOSTIENE LE IMPRESE, CONTATTACI!
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it