La sede di Apindustria Brescia ha ospitato lo scorso 22 novembre l’Assemblea Nazionale del Gruppo Giovani Imprenditori Confapi. Una sala convegni gremita ha fatto da sfondo a questa importante giornata, in cui si è celebrato anche il 30° anniversario dei Giovani Imprenditori Brescia, conclusasi al Franciacorta Golf Club.
Ad aprire i lavori dell’Assemblea Nazionale è stato il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Apindustria Brescia, Paolo Vismara che ha sottolineato l’importanza del senso di appartenenza all’Associazione e dell’aspetto fondamentale del “fare squadra”, dando quotidianamente il proprio contributo. A seguire l’intervento del Presidente Nazionale Gruppo Giovani Imprenditori Confapi Jonathan Morello Ritter che ha focalizzato l’attenzione sull’importanza del capitale umano, che mai come oggi è necessario nelle aziende.
Al tavolo dei relatori anche Maurizio Casasco, Presidente Nazionale Confapi: “Per fare impresa oggi e avere successo sui mercati nazionali ma soprattutto internazionali – ha detto Casasco – ai giovani servono la fiducia e il coraggio. Magari i giovani che in genere per loro natura rischiano, oggi non lo fanno. Ma questo non perché a loro manchi il coraggio, ma perché c’è una cultura anti industriale in questo Paese, da qualche decennio, che paga. L’industriale viene visto magari come uno che evade le tasse o che inquina, se ci fosse invece una cultura a partire dalla società che coinvolge tutti, dalla scuola ai sindacati, la stampa, il mondo civile, che consideri l’imprenditore come colui che permette attraverso l’industria di creare uno sviluppo di un Paese, la crescita e che permette di fare ricerca creando benessere, allora forse i giovani in un ambiente così si troverebbero probabilmente a rischiare più facilmente”.
Il Piano Nazionale Impresa 4.0. è stato al centro dell’intervento del funzionario del Ministero dello Sviluppo Economico Paolo Carnazza: “Il Piano Nazionale Impresa 4.0 necessita di continuità sia a livello di incentivi che di formazione – ha spiegato – Si tratta di un Piano che prevede forti incentivi fiscali per le imprese che investono in beni strumentali 4.0. Un’altra caratteristica di questa misura sono le competenze – prosegue – accanto alle macchine 4.0 ci devono essere le persone 4.0, che abbiano competenze digitali. L’Italia da questo punto di vista soffre. Il MiSE sta investendo sulla formazione, soprattutto in discipline tecniche e scientifiche”.
In rappresentanza degli uffici territoriali del MiSE hanno preso parte all’Assemblea anche Luciano Caviola, direttore dell’Ispettorato Veneto; Gennaro Scarpato, responsabile dello Sportello MiSE Lombardia e Paolo Pesce, responsabile dello Sportello MiSE Veneto.
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