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ADDIO STUDI DI SETTORE, ARRIVANO GLI ISA

L’Agenzia delle entrate ha presentato il 7 marzo i nuovi Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) che andranno a sostituire gli attuali studi di settore. Il nuovo sistema, che premia i comportamenti fiscali corretti, darà vita a un rapporto completamente nuovo tra Fisco e contribuenti.

Dal prossimo anno, infatti, imprese e professionisti potranno avere un riscontro trasparente della correttezza dei propri comportamenti fiscali attraverso una nuova metodologia statistico-economica. Il grado di affidabilità sarà definito attraverso una scala di valori da 1 a 10 grazie ad un insieme di indicatori che valuteranno l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale tipici per il settore e/o per il modello organizzativo di riferimento sulla base dei dati dichiarati negli ultimi 8 anni.

L’Agenzia, quindi, comunica al contribuente l’esito ottenuto dall’indicatore sintetico, ivi comprese le componenti che sono risultati incoerenti e sulla base di ciò attribuisce un punteggio da 1 a 10. Tanto maggiore è il punteggio che il contribuente riuscirà ad ottenere, maggiore è il grado di affidabilità attribuitogli.

In questo modo sarà più facile l’accesso al regime premiale e ai vantaggi che il nuovo strumento assicura, quali ad esempio, la riduzione dei tempi per ricevere i rimborsi fiscali, l’esclusione da alcuni tipi di accertamento e una diminuzione dei tempi per effettuare gli accertamenti fiscali sul soggetto. L’obiettivo dei nuovi indicatori di affidabilità, pertanto, è quello di incentivare il dialogo tra i contribuenti ed il fisico e favorire l’adempimento spontaneo, da parte di imprese e professionisti. Con gli Isa imprese e professionisti potranno avere un riscontro della correttezza dei propri comportamenti fiscali in anticipo.

Nell’attuale sistema, gli studi di settore valutano quello che dovrebbe essere il ricavo presunto di una determinata impresa, mettendolo in rapporto con la media della categoria di appartenenza. Si stabilisce a priori, in sostanza, quanto un’azienda con un certo numero di addetti in una determinata zona, o un ristorante, un negozio di abbigliamento, ma anche uno studio professionale e così via, dovrebbe guadagnare.

In questa prima fase, la sperimentazione ha riguardato 8 settori economici di cui 2 del commercio, 2 della manifattura, 2 dei servizi e 2 delle professioni. A partire dall’annualità di imposta 2017 saranno operativi 70 Isa che riguarderanno circa un milione e mezzo di contribuenti. Saranno 29 gli ISA sviluppati per il settore del commercio, 15 per quello delle manifatture, 17 per i servizi e 9 per i professionisti.

Per il periodo d’imposta 2018 verranno sviluppati gli Isa per i restanti 80 settori economici e quindi tutti i 4 milioni di contribuenti interessati avranno a disposizione questo nuovo strumento.

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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