Il Presidente Nazionale Maurizio Casasco e l'incontro con il capo del Governo Matteo Renzi: “Vivo apprezzamento per il progetto e per il modo di procedere"
Si sono tenute martedì 6 settembre a Palazzo Chigi le consultazioni preliminari del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in presenza anche del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, relative al Progetto Casa Italia, lanciato dal Premier a seguito del terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto.
Tra le oltre 30 sigle convocate in rappresentanza del mondo accademico e della ricerca, delle amministrazioni pubbliche e dell’associazionismo, anche le Pmi hanno avuto modo di esprimersi e avanzare proposte nella persona di Maurizio Casasco, Presidente Nazionale della Confederazione delle Associazioni Piccole e Medie Industrie Italiane.
Il Progetto, affidato nella gestione al Rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone, si propone un serio intervento sul patrimonio immobiliare del nostro Paese per riqualificarlo e metterlo in sicurezza, ma anche per uniformarlo alle necessità tecnologiche degli ultimi decenni. Nella consapevolezza che “serviranno almeno dieci anni”, Renzi ha infatti individuato cinque ambiti di primo intervento, anche grazie al coinvolgimento di personalità di fama internazionale come l’architetto Renzo Piano: adeguamento e miglioramento sismico del patrimonio esistente, interventi sulle periferie urbane degradate, edilizia scolastica, conservazione e manutenzione dei beni culturali, oltre a opere contro il rischio di dissesto idrogeologico. Il Progetto sarà poi allargato anche a investimenti in banda larga, efficientamento energetico, dighe, bonifiche, depuratori, case popolari e infrastrutture.
“Nel mio intervento ho espresso vivo apprezzamento per un progetto che, superando i tempi della politica, richiama a una comune responsabilità sociale e politica, sindacati e imprenditori” ha dichiarato Casasco al termine dell’incontro, ribadendo la disponibilità dei Piccoli e Medi Industriali a contribuire, in forza del loro forte legame con i territori, a un profondo impegno civile, purché non rimanga di facciata ma si dimostri “serio, concreto e coordinato”.
“Apprezziamo la seria apertura al dialogo dimostrata dal Governo – ha affermato Luigi Sabadini, Presidente dell’Api di Lecco–. Inoltre il coinvolgimento di un profondo conoscitore della nostra realtà territoriale come il Professor Giovanni Azzone, con il quale la nostra Associazione ha avuto modo di collaborare proficuamente in più occasioni, sembra poterci rassicurare su una gestione trasparente e corretta del Progetto Casa Italia, potenzialmente strategico per un concreto rilancio dell’edilizia”.
“Auspichiamo, tuttavia – ha aggiunto Sabadini – che allo sforzo messo in campo da società civile e parti sociali corrisponderà un analogo impegno delle istituzioni a chiarire tempestivamente il piano del progetto e le risorse a disposizione, ma soprattutto a semplificare e snellire le procedure burocratiche, sempre nella massima trasparenza e controllabilità”.
Seguiranno nelle prossime settimane altri incontri e tavoli tecnici durante i quali Confapi avrà modo di esporre dettagliatamente le proprie proposte prima del 15 ottobre, data in cui si prevede di poter presentare un piano preciso di intervento.
Fonte: Resegoneonline
Ufficio Stampa Confapi Padova
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Anche Confapi alle consultazioni sul Progetto Casa Italia a Palazzo Chigi
08.09.2016