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«ATTENTI ALLE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ NELLE IMPRESE»: LA GUARDIA DI FINANZA A TUTELA DI IMPRESE E CITTADINI

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59 mila interventi ispettivi e 4400 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: sono i numeri snocciolati dal generale Riccardo Rapanotti, comandante regionale Guardia di Finanza, in occasione delle celebrazioni per il 250° anniversario dalla fondazione del corpo delle Fiamme Gialle, ospitata a Venezia in campo San Polo, a cui ha partecipato anche Confapi Padova, presente col direttore Davide D’Onofrio.

«In tutti gli ambiti riusciamo a mantenere standard di qualità e quantità molto elevati», ha dichiarato Rapanotti. «La Finanza è un presidio quantitativamente e qualitativamente importante. Garantiamo un perimetro protetto dalla nostra presenza, che deve essere vista come opportunità di crescita, perché consente di eliminare i soggetti che non rispettano le regole. La fotografia del territorio è comunque positiva: attraverso la nostra azione costante possiamo consentire alla parte sana della società di crescere ancora di più».

Un concetto caro anche al presidente Carlo Valerio: «L’indispensabile lavoro della Guardia di Finanza e delle Forze dell’ordine e della magistratura è concentrato soprattutto sul “dopo”: prima viene commesso un reato, poi si interviene per trovare chi l’ha commesso. Ma, come ha ricordato il Generale Rapanotti, la lotta per difendere la legalità è complessa, deve iniziare prima e richiede la partecipazione di tutti. Ed è qui che possono e devono intervenire le associazioni di categoria come la nostra, in particolare se parliamo di infiltrazioni mafiose nel territorio», ha sottolineato il presidente Valerio. «Proprio perché siamo radicati nel tessuto economico, abbiamo la possibilità di capire se i nostri imprenditori sono potenzialmente esposti a situazioni di rischio e dobbiamo aiutarli se hanno paura a denunciare anomalie. Il nostro compito deve essere soprattutto quello di prevenire, agire prima che l’imprenditore ceda e si faccia prendere dalla tentazione di ricorrere a scorciatoie illegali, fornendo gli strumenti per riconoscere il pericolo ed evitarlo». 

Ma ecco i dati di sintesi forniti dalla GdF del Veneto relativi a contrasto alle frodi e all’evasione fiscale ma anche al corretto utilizzo dei fondi europei.

 

CONTRASTO DELLE FRODI E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività ispettive hanno consentito di individuare 1.206 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 5.559 lavoratori in “nero” o irregolari.

Scoperti, inoltre, 53 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.

I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.911, di cui 28 tratti in arresto. All’esito di indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale per oltre 836 milioni di euro, scoperti ulteriori illeciti relativi ai crediti di imposta per 2,3 miliardi di euro, nonché emessi provvedimento di sequestro di beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di oltre 518 milioni di euro.

Sono state avanzate 295 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

I 307 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare oltre 269 tonnellate di prodotti energetici. 5.787 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato a individuare circa 50,5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri consumati in frode o sottoposti a sequestro e alla denuncia di 40 soggetti di cui 3 arrestati.

I 340 interventi contro il gioco illegale hanno permesso di denunciare 18 responsabili.

Particolare rilievo riveste la costante sinergia tra la Guardia di Finanza del Veneto e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, ulteriormente implementata grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto nel mese di febbraio del corrente anno. Tale accordo, nell’ambito del quale è stata istituita una cabina di regia interistituzionale, consente di imprimere particolare impulso alle attività di analisi mirate ad individuare ed arginare i comportamenti evasivi, elusivi o fraudolenti più significativi e maggiormente lesivi degli interessi erariali.

 

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’attività della Guardia di finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 1.143 interventi orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti per un valore complessivamente controllato pari a 273 milioni di euro, nonché verificata la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici per circa 1,2 miliardi di euro.

Attenzione è prestata anche alla tutela di altre risorse dell’Unione europea, tra cui gli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune e dalla Politica Comune della Pesca, per i quali i nostri Reparti hanno condotto 33 interventi, accertando frodi, attuate attraverso la presentazione di dati non veritieri e di falsi titoli di proprietà, per oltre 26 milioni di euro operando proposte di sequestro per oltre 26 milioni di euro e denunciando 52 responsabili.

Sul fronte della spesa pubblica nazionale, sono stati effettuati 1.000 interventi, di cui 576 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro.

L’azione di contrasto alle frodi ai danni delle risorse unionali ha portato complessivamente ad accertare contributi indebitamente percepiti per oltre 97,3 milioni di euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono oltre 74,3 milioni di euro.

Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità Giudiziaria – penale e contabile – sono state eseguite 614 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono stati denunciati 1.403 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 289 responsabili, con l’accertamento di danni erariali per 715 milioni di euro.

Crescente è la collaborazione sul territorio con la Procura europea, con la quale sono state sviluppate 111 indagini che hanno portato alla denuncia di 211 soggetti.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per oltre 1,2 miliardi di euro.

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e agli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti, ha portato alla denuncia di 34 persone e all’adozione di misure ablative di disponibilità per oltre 1,4 milioni di euro.

 

CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

Nell'attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell’economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 265 interventi, che hanno portato alla denuncia di 411 persone, di cui 28 tratte in arresto, e alla ricostruzione di operazioni illecite per 475 milioni di euro.

Sono stati investigati 2.543 flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio, di cui oltre 32 attinenti al finanziamento del terrorismo.

È proseguita, altresì, l’azione del Corpo a tutela dei risparmiatori nel contrasto ad ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, realizzate prevalentemente mediante canali telematici e sempre più innovativi strumenti digitali, con la denuncia di 88 soggetti e l’esecuzione di sequestri per 1,6 milioni di euro.

Nell’ambito dell’attività di contrasto a fenomeni di cybercrime di matrice economico-finanziaria, sono stati conclusi 11 interventi riguardanti il potenziale impiego illecito di criptovalute. È stato inoltre eseguito, in Veneto, il primo sequestro di una mining-farm in grado di coniare nuove valute virtuali.

Ai confini terrestri, marittimi e aerei sono stati eseguiti 2.556 controlli sulla circolazione della valuta con la scoperta di illecite movimentazioni per 30,5 milioni di euro, l’accertamento di 1.142 violazioni nonché il sequestro di valuta, titoli e certificati contraffatti per 891 mila euro.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa, su un totale di patrimoni distratti di oltre 436 milioni di euro, sono stati proposti a sequestro beni per 73 milioni di euro, di cui sequestrati circa 1,3 milioni di euro. Con riferimento alle condotte di usura ed estorsione, sono stati denunciati 81 soggetti con sequestri per 900 mila euro.

Nell’ambito del contrasto al crimine organizzato, finalizzato anche all’individuazione di fittizie intestazioni di beni, sono stati conclusi 25 interventi che hanno permesso di denunciare all’Autorità Giudiziaria 97 soggetti.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 439 soggetti, che hanno portato all’applicazione di provvedimenti di sequestro, confisca e amministrazione giudiziaria per un valore di oltre 16,5 milioni di euro.

Sono stati eseguiti, poi, 5.772 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali (5.740) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato, in territorio nazionale ed estero, 1,62 tonnellate di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina (1,17 tonnellate), hashish (255 quintali) e marijuana (184 quintali), denunciando all’A.G. 536 soggetti (di cui 126 in stato di arresto) e segnalandone 1.532 ai Prefetti. Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 1.079 interventi, sviluppate 170 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 285 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 53,3 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri o in violazione della normativa sul diritto d’autore.

Sono state, anche, sequestrate oltre 21.347 tonnellate di prodotti agroalimentari (prevalentemente granturco), recanti marchi industriali falsificati, indicazioni non veritiere nonché oggetto di frode commerciale.

L’attività di contrasto alla pirateria digitale, alla diffusione di contenuti editoriali in rete e alla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri tramite vetrine online ha consentito l’oscuramento o il sequestro di 41 siti internet.

 

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani, spesso di dimensioni internazionali.

Le attività si sviluppano attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare territoriale ed extraterritoriale da parte dei mezzi navali ed aerei del dispositivo aeronavale del Corpo.

I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che - senza soluzione di continuità - si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.

Per la Guardia di Finanza del Veneto, questo è possibile grazie ad un dispositivo unitario dislocato lungo tutta la costa regionale, in cui il Reparto Operativo Aeronavale, con le dipendenti Sezioni Operative Navali di Caorle, Chioggia e Porto Levante, Stazione Navale di Venezia e Sezione Aerea di Venezia, si coordinano costantemente con i Comandi Provinciali e le altre unità operative presenti sul territorio, scambiandosi informazioni e pianificando ed eseguendo interventi congiunti.

La combinazione fra terra e mare costituisce, dunque, una leva irrinunciabile per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali, permettendo, inoltre, di realizzare un immediato raccordo con l’Autorità Giudiziaria.

Nel settore della sicurezza del mare, la Guardia di Finanza rinnova anche per la corrente stagione estiva, secondo una modalità operativa avviata già lo scorso anno, una attività finalizzata a realizzare un più efficace mantenimento dell’ordine pubblico e un maggiore livello di sicurezza percepita da parte della collettività e degli utenti del mare, attraverso il rischieramento temporaneo di unità navali presso le località a più alta vocazione e densità turistica che insistono nelle circoscrizioni dei Reparti Operativi Aeronavali.

La progettualità è stata inquadrata nell’ambito del più ampio potenziamento dei servizi di vigilanza estivi che il Ministero dell’Interno attua a supporto degli Uffici/Reparti delle Forze dell’ordine operanti nelle principali località balneari.

Tale iniziativa consentirà di assicurare una maggiore vicinanza all’utenza del mare e lacustre, anche nelle località di maggiore pregio e richiamo turistico che non ospitano un reparto navale del Corpo, contribuendo a rafforzare il concetto di “sicurezza percepita”.

Riveste, inoltre, particolare rilievo il concorso nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare, assicurato dalla componente navale del Corpo. In tale settore, il dispositivo marittimo della Guardia di Finanza del Veneto ha consentito il regolare svolgimento di numerosi eventi pubblici, primo fra tutti la recente visita a Venezia di Papa Francesco, nell’ambito della quale, i servizi di trasporto e sicurezza marittima di sua Santità sono stati assicurati da mezzi navali e personale del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia.

La Guardia di finanza, quale Forza di Polizia e Corpo Armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.

In quest’ottica gli interventi di assistenza, seppure di natura concorsuale rispetto ai prioritari compiti istituzionali, trovano sempre nel Corpo un pronto interlocutore capace di fornire risposte efficaci ad ogni esigenza, anche la più imprevedibile, come accaduto in occasione dell’emergenza maltempo che ha colpito nel mese di febbraio 2024 la Provincia di Vicenza, i Finanzieri del Veneto hanno fornito il proprio sostegno, mobilitando i dipendenti militari unitamente ad assetti terrestri ed aerei, per assistere la popolazione colpita dagli intensi nubifragi.

Inoltre, durante gli eventi metereologici che hanno interessato nel mese di maggio 2023 la Regione Emilia Romagna, la Guardia di finanza del Veneto ha contribuito nelle operazioni di assistenza e soccorso.

Nel 2023, gli interventi complessivi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza del Veneto sono stati 204 e hanno permesso di soccorrere 196 persone e recuperare 2 salme.

L’attività del comparto alpestre, che sta continuando anche nel 2024, ha consentito di eseguire ad oggi 115 interventi e salvare 97 persone.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.

Nel contesto rientrano anche gli eventi di respiro internazionale caratterizzati dalla contemporanea presenza di numerose Autorità estere e, spesso, organizzati in luoghi anche prospicienti le aree litoranee e portuali.

A tale riguardo, degno di menzione è il contributo offerto dalla Guardia di Finanza veneta nell’ambito della Presidenza italiana del G7, attraverso l’impiego, nei consessi ad essa correlati, svoltisi sinora lungo tutta la Penisola, di 136 militari specializzati AT-P.I. Di particolare rilievo, è stato l’impegno profuso dalla componente Anti Terrorismo Pronto Impiego della Guardia di Finanza del Veneto, durante i meeting organizzati nell’ambito del G7 a Verona e Venezia rispettivamente nei mesi di marzo e maggio 2024.

Nel 2023 la Guardia di Finanza ha impiegato complessive 6.339 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi, consessi internazionali e altri eventi. Tale impegno, che sta continuando anche nel 2024, ha portato ad un impiego complessivo, nei primi 5 mesi, di 3.423 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico.

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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