Per la prima volta la città termale ha scelto il sindaco al primo turno: «I cittadini hanno capito che serviva la continuità»
Una larga riconferma. Con il 56,52% delle preferenze Federico Barbierato è stato “promosso” dai suoi concittadini, che lo hanno voluto ancora come sindaco di Abano Terme. Sostenuto dal Pd e da civiche di centro sinistra ha sconfitto Luigi Ciccarese, che, appogiato dalla Lega e civiche di centrodestra, si è fermato al 31%, e Antonio Franciosi, candidato di Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il 12%. Confapi Padova lo ha intervistato.
Si aspettava una vittoria così ampia?
«Sicuramente ci speravo ed era il nostro obiettivo. Era ambizioso, perché è comunque la prima volta che Abano Terme sceglie il proprio sindaco al primo turno», rimarca Barbierato. «Direi che il messaggio lanciato è che ci vuole continuità».
Quali le sfide più importanti nel suo secondo mandato e come utilizzerete i 12 milioni di euro di finanziamento ottenuti direttamente o grazie a soggetti terzi, del PNRR?
«Abbiamo alcuni progetti già avviati e altri da avviare. Partirei citando il finanziamento di 1.620.000 euro di un progetto già presentato e inserito nella programmazione socio-sanitaria: il comune di Abano ha definito l’accordo con l’Ulss 6 Euganea per la realizzazione della Casa della Salute, destinata a svolgere il servizio di struttura di prossimità per le cure primarie e per i rapporti sociali e assistenziali non solo per Abano ma anche per Montegrotto e Torreglia, toccando 40 mila abitanti. Verrà realizzata in via Pertini e prevede il trasferimento del distretto sanitario ora sito in via Stella.
L’opera più importante e gravosa dal punto di vista finanziario riguarda invece il rischio idrogeologico e la sicurezza idraulica ed è stata definita assieme al Consorzio di Bonifica Bacchiglione: porterà alla realizzazione di invasi nel bacino dei Colli Euganei, un’area di laminazione per lo scolo Menona in località Giarre, in via Ponte della Fabbrica, e consentirà di ridurre il rischio allagamenti per il territorio comunale: l’importo del progetto è di oltre 7 milioni di euro.
Poi ci sono i progetti già acquisiti di sistemazione residenziale pubblica per le persone in difficoltà in via Petrarca e in viale Stazione. L’intervento consentirà la sistemazione di immobili ad oggi inagibili anche in questo caso destinati alle persone che più ne hanno bisogno. Cito poi la riqualificazione del PalaMagnolia e, in collaborazione con la Provincia, i lavori di ricostruzione sul Ponte della Fabbrica e all’Istituto Alberghiero».
Abano Terme ha nel turismo la sua vocazione. In questo senso gli ultimi due anni sono stati particolarmente pesanti.
«E qui dovremo lavorare per rilanciare il territorio dopo due anni di pandemia. Lo faremo anche attraverso la collaborazione con l’Università, con la quale è iniziato un progetto triennale legato alle proprietà delle acque termali. Dobbiamo valorizzare un prodotto unico, perché Abano è il più grande ed antico centro termale d’Europa per quanto riguarda la fango-balneo-terapia».
E per le il mondo delle piccole imprese cosa avete in programma? E come si possono sostenere?
«Parto sottolineando come i dati più recenti su aperture e chiusure di imprese attestino un saldo positivo nel territorio, a conferma di come l’area sia effervescente, tanto da avere la più alta densità di aziende in provincia dopo Padova. Le aziende che investono sono legate ai servizi alla persona, ma anche all’artigianato e alla piccola industria. Come aiutarle? Soprattutto combattendo la burocrazia, cercando di velocizzare al massimo le risposte che forniamo».
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova