Il fallimento della Centro Ingrosso Padova (da non confondere col Centro Ingrosso Cina)
«Teniamo a rimarcare come il Centro Ingrosso Cina, che attualmente occupa 70 mila metri quadrati e coinvolge un centinaio di imprenditori, non vada confuso con la Centro Ingrosso Padova, intermediaria della Binario Spa» sottolinea Berica Marchiorello, presidente di Finleb srl, la società che gestisce il CIC, nel commentare la notizia rimbalzata nelle pagine della cronaca cittadina in questi giorni: la Centro Ingrosso Padova Srl è stata dichiarata fallita dal tribunale di Padova.
L’istanza era stata presentata dalla Binario Spa e il buco accertato sarebbe di 1,85 milioni. Si tratta in prevalenza di affitti che la società Centro Ingrosso Padova riceveva dai 40 negozi dell’area di corso Stati Uniti, ma che non versava alla Binario. La società fallita è rappresentata dal quarantottenne Zhang Yongmiao. Tutto ha preso il via nel gennaio scorso con l’ufficiale giudiziario che, assistito da poliziotti e carabinieri, aveva sfrattato 39 esercenti cinesi da 11 capannoni, dopo una causa civile trascinata per più di un anno fra la Binario Spa, proprietaria degli immobili, la Centro Ingrosso Padova, intermediaria, e gli esercenti cinesi utilizzatori degli spazi.
«Sapevamo dell’esistenza di problemi che si trascinavano da tempo nella struttura attigua alla nostra ma non i dettagli. In ogni caso, credo che avrebbero potuto evitare di arrivare al fallimento con un modo diverso di dirigere la loro attività» spiega la signora Marchiorello. «Egoisticamente potrei commentare dicendo: tanto peggio per loro, quanto meglio per noi, che viviamo lì accanto, ma è chiaro che la questione è più complessa. Se vogliamo alzare lo sguardo e allargare la prospettiva credo che la differenza sia tutta legata alla gestione della struttura. Alla Finleb abbiamo fatto degli sforzi notevoli nel nome della sicurezza, della pulizia e della trasparenza, investendo risorse importanti e coinvolgendo persone serie e fidate. Troppo spesso si parla del CIC senza conoscerlo: chi non ci conosce può pensare che i soldi piovano dal cielo e non sa invece quale impegno quotidiano si nasconda dietro alla gestione di una realtà come la nostra».
Dallo scorso marzo Finleb è associata a Confapi Padova. Un rapporto basato su un principio condiviso: che l’integrazione sia il modello di sviluppo da seguire e un’opportunità per far crescere tutto il territorio. «L’importante» rimarca la signora Marchiorello, «è governare questa crescita. Per questo abbiamo cercato da subito la più completa collaborazione con le Istituzioni cittadine. Oggi il CIC è una risorsa per l’intera città e ha le potenzialità per porsi come un polo di eccellenza per tutto il Nord Italia».
«Questo commercio è una risorsa cittadina». Berica Marchiorello è stata intervistata anche dal Mattino di Padova (edizione di domenica 27 luglio), chiamata a ribattere all’Ascom, che rilancia la proposta di un presidio permanente delle forze dell'ordine da installare proprio dentro il Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti. «Il Centro Ingrosso Cina è una risorsa per la città e sebbene ci siano alcuni problemi, il percorso che è stato fatto è notevole, sia in termini di rispetto delle normative che di censimento delle partite iva – spiega – I proclami e le iniziative una tantum non servono a nulla, anzi sono un costo per la collettività. Sono anni che chiediamo che ci sia una collaborazione forte fra noi, la Guardia di Finanza e tutte le forze dell’ordine preposte per regolare un mercato a cui fa riferimento un territorio che va oltre la provincia di Padova».
«QUESTO COMMERCIO E' UNA RISORSA CITTADINA»: LEGGI L'ARTICOLO DEL MATTINO DI PADOVA DI DOMENICA 27 LUGLIO 2014
«STIAMO FACENDO DEL CIC UN POLO DI ECCELLENZA PER IL NORD ITALIA»: LEGGI L’INTERVISTA A BERICA MARCHIORELLO DELLO SCORSO MARZO
Nella foto (Agenzia Bianchi, fonte: mattinopadova.it) le signore Berica e Allegra Marchiorello
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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