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BILANCIO RECORD E CRISI UCRAINA AL CENTRO DELLA 45° ASSEMBLEA DI SOLIDARIETA’ VENETO

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Una delegazione di Confapi Veneto ha partecipato alla 45^ assemblea del fondo pensione regionale

 

Dopo due anni, sono tornati a incontrarsi in “presenza” i duecento delegati componenti l’Assemblea del fondo pensione regionale SOLIDARIETÀ VENETO , riuniti per approvare il Bilancio 2021 e affrontare le complessità dello scenario attuale, fortemente influenzato dal conflitto in Ucraina. Tra i presenti anche una nutrita delegazione di Confapi Veneto, formata dal Presidente William Beozzo e dagli altri rappresentanti Filippo Noventa, Franco Menoncello, Chiara Manzonetto, Nicola Zanon, Marco Zecchinel, Carlo Valerio, Davide D’Onofrio, Giovanna Benati e Andrea Lonardoni.

L’Assemblea ha analizzato i risultati finanziari del 2021 che ha chiuso l’anno con rendimenti pari o superiori alle aspettative su tutti i comparti e con il “Dinamico” che sfiora la “doppia cifra”.

Il 2021 è stato forse il miglior esercizio nei 32 anni di attività del Fondo: gli associati crescono del 8,33% rispetto al 2020 (superati i 120.000 iscritti). Grazie al flusso contributivo (220 milioni) ed i buoni rendimenti, il patrimonio giunge inoltre alla soglia dei 2 miliardi (1,86 mld € al 31/12), il doppio rispetto al 2015.

La crescita degli asset (+13,23%), supera largamente il + 7,4% della previdenza complementare nel suo complesso ed il + 8,2% dei soli fondi negoziali, in un quadro che si conferma decisamente positivo, come per gli ultimi anni (Dati Covip). Circa la metà dei nuovi iscritti ha un’età media di poco superiore ai 30 anni, a conferma di una crescente diffusione della cultura previdenziale tra i più giovani.

Dopo l’approvazione del bilancio i duecento delegati hanno approvato alcune modifiche statutarie e approfondito la situazione dei mercati finanziari, valutando le prospettive di sviluppo del Fondo.

I mercati, oltre al conflitto, stanno soffrendo anche il rialzo dei tassi di interesse, che colpisce soprattutto le forme di risparmio dedicate al “breve termine”. Si può quindi comprendere il crescente apprezzamento per i fondi pensione negoziali, focalizzati sul lungo periodo, e protetti da fiscalità agevolatabassi costi e dalla contribuzione aggiuntiva prevista dai contratti di lavoro.

Solidarietà Veneto, in particolare, nel primo quadrimestre 2022 registra circa 2.700 adesioni (+3% rispetto allo stesso periodo del 2021) e contribuzioni per 108 milioni (+10,7%). Prende dunque piede un approccio “costruttivo” per l’investitore previdenziale: la prospettiva, fatta di “cedole” più pesanti rispetto al passato recente, potrebbe gradualmente ricostruire quell’appetibilità che era venuta a mancare nel cosiddetto “deserto dei tassi a zero”, causato negli ultimi anni dal quantitative easing.

L’assemblea, infine, non ha dimenticato la difficile situazione odierna causata dal conflitto in Ucraina, con le parole del Presidente di Solidarietà Veneto, Domenico Noviello: «La geopolitica non è il nostro “mestiere”, ma non per questo possiamo esimerci da un commento in questa difficile congiuntura. Anzitutto dobbiamo esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni coinvolte, dopodiché – lasciando ogni approfondimento agli specialisti – siamo consapevoli che di fronte al protrarsi del conflitto dobbiamo attenderci settimane di volatilità sui mercati azionari. Nel 2021 ci siamo dedicati all’innovazione dei processi gestionali: uno sforzo che ci aiuterà ad attraversare i mesi difficili che ci si prospettano».

(Dal sito di Confapi Veneto)

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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