Il bonus, con uno stanziamento di 5,7 milioni all’anno per tre anni, sarà attivo nel 2016 e verrà applicato sulle dichiarazioni che arrivano fino al 2019.
L’emendamento approvato dalla commissione Ambiente del Senato introduce due tipologie di incentivo per lo smaltimento dell’amianto:
• un credito d’imposta per i soggetti titolari di reddito d’impresa
• un fondo per finanziare gli interventi sugli edifici pubblici
Il credito d’imposta spetta agli investimenti, effettuati nel 2016, di importo minimo pari a 20.000 euro.
L’agevolazione sarà riconosciuta nella misura del 50% sulle spese sostenute e non correrà alla formazione del reddito né della base imponibile dell’Irpef e sarà ripartita in tre quote annuali di pari importo, indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi nei quali il credito è utilizzato.
L’operatività di tale strumento è subordinata all’emanazione del decreto attuativo da parte del Ministerodell’economia e delle finanze e il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Per finanziare gli interventi sugli edifici pubblici verrà istituito un fondo per la progettazione degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto, con una dotazione finanziaria da oltre 5 milioni e mezzo di euro nel 2015 e circa 6 milioni per gli anni 2016/2017, provenienti dalle disponibilità del ministero dell’Ambiente.
Federica Sorge - Caporedattore www.finanziamentinews.it
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