CONFAPI: «IL PRECOMPILATO E’ UNA RIVOLUZIONE CHE SI SCONTRA CON LA REALTA’ DI UN’ITALIA DIGITALMENTE ANALFABETA»
Tanti sono, secondo le stime di Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, i contribuenti della provincia che avranno bisogno di un intermediario fiscale per la dichiarazione online (con un aggravio nelle proprie spese), su oltre 300 mila modelli messi a disposizione. Carlo Valerio: «In linea di principio una buona iniziativa del Governo, ma il sistema va messo a punto».
Da Confapi un “ombrello” alle aziende con il servizio “Il Caf in azienda”.
Matteo Renzi l’ha presentata come una vera e propria rivoluzione, che cancellerà dalla testa degli italiani l’idea del Fisco uguale a un mostro. Grazie al Modello 730 precompilato, a disposizione dal 15 aprile, 20 milioni di italiani tra dipendenti e pensionati dovrebbero potersi compilare da soli la dichiarazione dei redditi. Ma sarà proprio così? Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha provato a fare chiarezza.
In Italia la platea dei soggetti potenzialmente interessati conta 33 milioni unità, divisi fra 16.858.000 mila lavoratori dipendenti e 16.130.000 pensionati ma nel 2015, fa sapere l’Agenzia delle entrate, i precompilati saranno in realtà 19.986.000 e di questi - stima il Fisco - circa 5,6 milioni (il 28,3%) riguardano modelli da confermare o modificare e 14,3 milioni (il 71,7%) moduli da integrare. Nel territorio padovano i lavoratori dipendenti sono 298 mila e i pensionati, in totale, 237 mila, per un totale di 535 mila persone (fonte Istat). Mantenendo le stesse proporzioni, si può stimare che nel Padovano i precompilati utilizzati siano circa 324 mila, mentre almeno 232 mila saranno da integrare. Ma quanti potranno farlo senza ricorrere a un intermediario fiscale?
«In linea teorica plaudiamo a un intervento che mette l’Italia in linea con i paesi più avanzati. Di fatto, però, la buona idea rischia di tradursi in un aggravio delle spese dei contribuenti che non riusciranno a compilare il nuovo 730 da soli» commenta il dato Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova. «Possiamo stimare che circa la metà dei contribuenti della provincia, pari in termini assoluti a circa 160 mila persone, saranno costretti a ricorrere al commercialista o al Caf. Posto infatti che il contribuente può, in possesso di un pin, modificare autonomamente la dichiarazione precompilata, va aggiunto che facendolo si assume la responsabilità dell’invio. Senza contare che deve avere un minimo di conoscenze informatiche e fiscali che, purtroppo, non sono competenze molto diffuse tra gli italiani, considerata anche l’ancora insoddisfacente diffusione della banda larga nel territorio».
Dal punto di vista dei controlli, c’è un vantaggio per i contribuenti che decideranno di avvalersi di un intermediario abilitato (Caf o professionista) per lo scarico e il successivo invio della dichiarazione: in questo caso, eventuali controlli e richieste di documentazione non saranno più rivolti al cittadino, come accade oggi, ma saranno indirizzati all’intermediario che gli ha fornito assistenza e che sarà anche chiamato a rispondere direttamente in caso di errore. Confapi Padova, dal canto suo, per agevolare le imprese associate ha messo a disposizione il servizio “Il Caf entra in azienda” che fornirà la prestazione di qualsiasi Centro di Assistenza Fiscale (nello specifico la compilazione/correzione/presentazione del modello 730) ai dipendenti delle aziende che lo richiederanno, offrendo un unico referente per tutti i documenti a prezzi agevolati.
«E’ un’ulteriore opportunità offerta dalla nostra Associazione che, in un certo senso, mette a disposizione una sorta di ombrello protettivo per ovviare alle difficoltà introdotte dal nuovo 730» conclude Valerio. «Restiamo convinti che la strada intrapresa dal Governo sia quella giusta, perché va verso una semplificazione nella giungla del nostro fisco, ma il sistema andrà messo a punto. Speriamo, però, che per farlo non si finisca ancora una volta per pesare ulteriormente sulle spalle dei contribuenti».
Per aderire al servizio “Il Caf entra in azienda” le imprese interessate potranno chiamare il numero 049 8072273 oppure inviare una e-mail all’indirizzo sindacale@confapi.padova.it.
Ecco come Cronaca del Veneto e Padovaoggi hanno ripreso lo studio di Fabbrica Padova:
730 PRECOMPILATO, CAOS IN UN'ITALIA DIGITALMENTE ANALFABETA - CRONACA DEL VENETO 1 APRILE 2015
NUOVO 730, IN 160 MILA PAGHERANNO COMMERCIALISTA PER MODULO ONLINE - PADOVAOGGI 31 MARZO 2015
Nella foto Carlo Valerio
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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