La città è una delle tre finaliste del premio promosso dall’Unione Europea. Tra i pilastri della candidatura il sistema tranviario Smart e il database My Data su mobilità e ambiente. L’assessora all’agenda digitale Margherita Cera: «Obiettivo neutralità climatica entro il 2030»
Padova è una delle tre finaliste del Premio Capitale Europea dell’Innovazione promosso dall’Unione Europea. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa all’Interno di City Vision l’assessora all’agenda digitale del Comune di Padova, Margherita Cera, affiancata dal consigliere all’innovazione Carlo Pasqualetto, dal professor Fabrizio Dughiero dell’Università di Padova, dal presidente di Padova Hall Nicola Rossi e da Domenico Lanzilotta direttore di City Vision (nella foto).
Il premio della Commissione Europea, giunto alla sua nona edizione e sostenuto dal Consiglio Europeo dell’Innovazione nell’ambito del Programma Orizzonte Europa, riconosce il ruolo di quelle città che sono all’avanguardia nel plasmare l’ecosistema locale dell’innovazione e nel promuovere le innovazioni determinanti. Aspetto non secondario, tiene conto dei progetti realizzati e di quelli in corso, non di quelli immaginati per il futuro, e premia quindi la concretezza del fare piuttosto che la semplice visione di uno scenario da costruire. Essere tra le prime tre città significa già ottenere un contributo di 50 mila euro che potrebbero diventare 500 mila se il 27 novembre a Marsiglia Padova sarà la vincitrice del premio.
L’assessora Margherita Cera sottolinea: «Siamo molto contenti di questo risultato, il progetto che abbiamo presentato di chiama MAGNETIC, anche per sottolineare questo ruolo che deve avere la città di Padova, come polo magnetico attrattivo di talenti capaci di trattenere i numerosi studenti dell’Università, e capace di attrarre capitali utili ad alimentare il nostro ecosistema dell’innovazione. Proprio il nostro ecosistema dell’innovazione è stato il punto di forza del nostro progetto, cioè questo tavolo di lavoro stabile che c’è tra Comune, Università, Camera di Commercio e tutti gli incubatori e acceleratori che operano sul nostro territorio. Un ecosistema che ha già dato dei risultati: ricordo che abbiamo oltre 300 start up sul territorio, solo Milano e Roma sono più fertili, che il 34% dei brevetti di tutto il Veneto viene depositato a Padova, e che Padova è il territorio a più alta densità di imprese attive nell’ambito dell’informatica. Ma Padova si propone anche di essere città piattaforma dove sperimentare soluzioni innovative che possano essere esportate nei territori limitrofi. City Vision, l’evento di oggi, è la prova di come Padova sappia interpretare questo luogo: gli Stati Generali delle Città Intelligenti sono infatti l’ultimo evento conclusivo di un road show che ha girato tutta Italia e che proprio qui a Padova vede il suo culmine. Siamo una città capace di fare rete e di essere una piattaforma propositiva. Questo è un riconoscimento importante che ci deve far ricordare che l’innovazione in città resta al servizio della sostenibilità, perché Padova è una delle 100 “mission city” europee che devono raggiungere la neutralità climatica nel 2030. Innovazione e sostenibilità sono fondamentali per una città che sia sempre più intelligente sempre più attrattiva e capace di percepirsi come una grande Padova inclusiva di tutta la cintura urbana».
Riunendo istituzioni di ricerca, enti privati, soggetti pubblici e la sua storica Università, Padova è diventata una fucina nazionale e internazionale di nuovi talenti e tecnologie che attraggono start-up e PMI grazie anche alla fondazione del "Boulevard dell'Innovazione". Quest'area tecnologica ultramoderna sta aprendo la strada a un nuovo concetto di città, rendendola più a misura d'uomo, più verde, più sana e attenta all'impronta ambientale. Il Comune di Padova - insieme tra gli altri all'Università di Padova, alla Camera di Commercio, a UniSMART, a Padova Hall Spa, al Competence Center SMACT - è il principale stakeholder incaricato di coordinare, promuovere e investire su una città allineata ai più avanzati standard europei.
I pilastri strategici principali di Padova sono la sostenibilità, finalizzata agli obiettivi di Net Zero City, la trasformazione digitale della città in una Città Intelligente Europea e infine la "Grande Padova" che attrae talenti per fornire soluzioni innovative che migliorino i servizi pubblici di alto livello e mirano al benessere generale dei cittadini. In concreto questi obiettivi sono raggiunti attraverso un insieme di azioni coordinate tra loro tra le quali ricordiamo naturalmente il sistema tranviario SMART in via di completamento, la micromobilità elettrica con bici e monopattini elettrici geolocalizzati e prenotabili via app, utilizzati da oltre 100 mila persone, il sistema innovativo di trasporto Next un cui modulo proprio in questi giorni ha compiuto alcuni test in ambiente autostradale. Un altro pilastro fondamentale della strategia del Comune è il database MY DATA che raccoglie informazioni sulla mobilità e ambiente da oltre 200 sensori, a cui si affianca l’impegno per il raggiungimento della neutralità climatica anche attraverso l’efficientamento energetico in 58 edifici di proprietà comunale. Sul fronte dell’innovazione tecnologica da sottolineare la realizzazione del “gemello digitale” che riproducendo il centro storico cittadino e il Boulevard dell’Innovazione tra le altre cose permette di ridurre in modo significativo i sopralluoghi fisici da parte dei tecnici. Questi interventi e molti altri non richiamati per ragioni di spazio, apparentemente molto distanti tra loro ma in realtà parte di un unico grande disegno di modernizzazione della città e sviluppati coralmente con un ampio gruppo di soggetti pubblici e privati del territorio, sono stati particolarmente apprezzati dalla commissione esaminatrice del premio.
Fabrizio Dughiero, direttore del dipartimento di ingegneria dell’Università di Padova puntualizza: «Sono anni che lavoriamo per creare una rete cittadina di attori che vedono nell’innovazione una attività veramente importante per il territorio finalmente lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo con tutti gli attori coinvolti in questa avventura. Siamo veramente riusciti a creare un sistema e questo si vede anche fisicamente, il Boulevard dell’Innovazione e tutta la zona pullula di attività che fanno capo all’innovazione. Poi voglio sottolineare il fatto che questo evento, City Vision ha preso veramente piede, ha fatto tanta strada e questo fa capire che anche la città sa comunicare quanto realizza».
Ufficio Stampa Confapi Padova