Scarseggiano le materie prime e i prezzi continuano a salire. Le fabbriche si fermano o rischiano di farlo, ma a pagarne le conseguenze sono anche i consumatori per via dell'inflazione. Un esempio è rappresentato dal rame che ha raggiunto i massimi dal 2011, mentre l’alluminio dal 2018; ma anche ferro e acciaio registrano prezzi senza precedenti, senza dimenticare il prezzo dell’abete bianco che è raddoppiato da febbraio 2020 a marzo 2021. Se ne è parlato all'interno di "Edizione straordinaria", programma quotidiano di Antenna Tre, che ha intervistato il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio.
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