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«CARI IMPRENDITORI, VI ASPETTO IN VILLA»

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Tutti conoscono la splendida Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, con la magnificenza delle sue sale e il grande parco di oltre 40 ettari. Un po’ meno conosciuta è la straordinaria storia della dimora che, giovedì 11 aprile, ospiterà “Confapi Spring Night”. Ce la racconta l’avvocato Aldo Rozzi Marin, amministratore unico della società Veneto Edifici Monumentali, che gestisce Villa Contarini per conto della proprietà Regione del Veneto.

 

«Come sapete, organizziamo sia eventi pubblici sia privati, almeno una sessantina ogni anno. E più volte Villa Contarini ha fatto da set per riprese che hanno fatto il giro del mondo. Di recente, possiamo ad esempio citare il video della campagna promozionale di Dolce e Gabbana, o quella per promuovere il Prosecco», sottolinea Rozzi Marin. «E credo che, in vista dell’evento che organizza Confapi Padova giovedì 11 aprile, sia particolarmente interessante soffermarsi su un paio di aspetti della sua storia. Dovete tener presente che le ville venete a partire dal Quattrocento erano soprattutto legate alle attività agricole: era l’epoca in cui le famiglie patrizie veneziane e quelle nobili dell’entroterra investivano molto a riguardo. Villa Contarini, però, spicca sulle altre per due ragioni. La prima: era forse il più grande centro culturale del tempo al di fuori del territorio di Venezia. Pensate solo a quale capolavoro sia la “Sala della Chitarra Rovesciata”, al terzo piano, ideata e costruita nella seconda metà del Seicento su iniziativa di Marco Contarini - figura chiave perché ingrandisce la Villa e le dà l’aspetto barocco che si inserisce su quello palladiano. Cito la “Sala della Chitarra Rovesciata” perché questo ambiente ben testimonia la qualità e la raffinatezza degli intrattenimenti musicali offerti dal patrizio veneziano agli ospiti della sua residenza di Piazzola. La sala, infatti, in virtù della particolare conformazione, produce un funzionamento simile a quello di una cassa armonica. Le melodie, intonate dai musicisti posizionati nei ballatoi superiori, vengono riflesse dal controsoffitto ligneo per diffondersi, attraverso l’apertura ottagonale del pavimento, nel sottostante auditorio».

«Ma, e vengo al secondo aspetto», prosegue Rozzi Marin, «se ci concentriamo sul lato economico proprio con Contarini la Villa diventa un centro di produzione di legname e lana, con esportazioni all’estero e numerose altre attività imprenditoriali. Va rimarcato perché, appunto, parliamo del Seicento: in un certo senso succede qualcosa di pionieristico per l’epoca. Per studiare e valorizzare quel periodo abbiamo istituito la borsa di ricerca post lauream “Aldo Businaro”, dal titolo “Attività produttive nella Terraferma Veneta”. Si tratta di un lavoro inedito, mirato a comprendere meglio il nostro territorio, la nostra storia e le straordinarie bellezze artistiche e architettoniche, rinnovando l’impegno civico e culturale per tramandare questi beni e i valori che esprimono. Ecco, c’era un’idea imprenditoriale alle spalle: Villa Contarini ha giocato un ruolo fondamentale per l’industrializzazione e per la fisionomia dello stesso paese che le sta attorno».

Qualche cenno storico ulteriore è a questo punto obbligatorio. Villa Contarini - Fondazione G.E. Ghirardi sorge a Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova e da Vicenza, sui resti di un antico castello costruito dalla famiglia dei Dente intorno all’anno Mille. Acquisito dai Carraresi, signori di Padova, fu ereditato da un membro della famiglia Contarini. Fino alla seconda metà del Seicento la Villa rimase dimora rurale. Fu, infatti, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia e facendone uno straordinario “luogo teatrale”. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco. Cessato anche il periodo cameriniano la Villa subì un nuovo periodo di abbandono fino all’acquisto, alla metà del secolo scorso, da parte del prof. G.E. Ghirardi e la successiva cessione alla Fondazione a lui intitolata.

Dal 2005 la Villa è di proprietà della Regione del Veneto, attualmente impegnata nella sua valorizzazione. Periodicamente ospita concerti ed eventi culturali oltre a essere offerta come luogo ideale nel quale ambientare convegni, riunioni e ricevimenti pubblici e privati. Una dimora unica, per accogliere gli imprenditori di Confapi Padova giovedì 11 aprile nell’incontro col Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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