CARLO VALERIO VICEPRESIDENTE NAZIONALE DI UNIONMECCANICA CONFAPI

Il presidente di Confapi Padova nominato nella Giunta nazionale dell’Unione di categoria che riunisce le imprese dell’industria metalmeccanica. «Il nuovo contratto collettivo nazionale, l’internazionalizzazione delle imprese e la valorizzazione della pmi manifatturiera sono le sfide che ci attendono». In Italia sono le 38 mila aziende metalmeccaniche che applicano il CCNL Unionmeccanica Confapi, dando lavoro a oltre 400 mila lavoratori.


Carlo Valerio è stato nominato vicepresidente nazionale di  Unionmeccanica Confapi, l’Unione di categoria che riunisce le imprese appartenenti al settore merceologico dell’industria metalmeccanica. Già alla guida di Confapi Padova, Valerio fa parte della nuova giunta che affiancherà il presidente Gian Piero Cozzo.

«Nei giorni scorsi ho avuto modo di confrontarmi col presidente Cozzo, col quale abbiamo discusso i passaggi fondamentali per il rilancio a tutti i livelli e nei confronti degli organismi e delle istituzioni nazionali. Tre, in particolare, le sfide che siamo chiamati a raccogliere: riguardano l’elaborazione del nuovo contratto collettivo nazionale, l’internazionalizzazione delle imprese e la valorizzazione della pmi manifatturiera italiana» afferma Valerio.

Per quanto riguarda il primo punto, è bene ricordare che sono 38 mila le aziende metalmeccaniche in Italia che applicano il CCNL Unionmeccanica Confapi, dando lavoro a oltre 400 mila lavoratori. «Il contratto collettivo nazionale scadrà nel 2016 e già sono stati avviati i primi contatti col mondo sindacale per ridefinirlo. L’obiettivo è elaborare un accordo che tenga maggiormente conto di quella che è la struttura tipica delle aziende del mondo Confapi, delle loro esigenze e delle loro potenzialità. Parliamo di imprese generalmente di piccola e media dimensione, con peculiarità e necessità per forza di cose diverse rispetto alle realtà della grande industria».

«Il secondo caposaldo è l’internazionalizzazione» prosegue Valerio. «E’ ormai acclarata la necessità delle nostre imprese di rivolgersi ai mercati esteri per poter sopravvivere. Ma è altrettanto evidente che non ci si può uscire dai confini nazionali senza un’adeguata preparazione alle spalle. Dalla conoscenza dei mercati di riferimento al check-up aziendale, dalla logistica alla promozione, dalle politiche di prezzo a quelle di pagamento, dalle cauzioni alle garanzie finanziarie da avere con sé: le aziende del settore hanno bisogno di un’adeguata formazione, ancora oggi, purtroppo, carente. E sta alle Associazioni territoriali e all’Unione di categoria offrire loro i mezzi per arrivare preparate».

Infine, proprio Padova può fare da riferimento per il terzo nodo da affrontare dalla nuova giunta. «Confapi Padova ha di recente avviato un’indagine rivolta al settore della subfornitura, con uno specifico focus tematico sui rapporti commerciali con l’estero da parte del terziario avanzato. L’obiettivo è identificare, studiare e monitorare i modelli di business presenti nel settore per arrivare a valutare in che misura gli approvvigionamenti all’estero delle nostre imprese potrebbero essere riportati in Italia qualora esistessero le condizioni adatte. Lo scopo è valorizzare la Pmi manifatturiera padovana, nell’ottica della reindustrializzazione del territorio. Quella di Padova, in questo senso, è un’indagine pilota, che potrà essere ripetuta su scala nazionale, ampliando i propri obiettivi. Il presidente Cozzo ha già raccolto la sfida».

A comporre la nuova giunta di Unionmeccanica, oltre a Valerio e Cozzo sono Giorgio Bianco di Confapindustria Torino, Mario Di Giorgio di Api Novara VCO e Vercelli, Marco Mariotti e Lorenzo Lombardi di Apindustria Brescia, Sandro Bonaiti di Api Lecco, Candido Manzoni di Confapi Varese, Lorenzo Giotti di Api Siena, Francesco Napoli di Confapi Calabria 2.0, Luigi Laforgia di Confapi Bari BAT e Giuseppe Frulla di Confapi Pesaro.

Nella foto Carlo Valerio

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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