L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 28 pubblicata il 17 luglio u.s., ha fornito dei chiarimenti in merito all’applicazione degli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2014.
Il primo elemento di novità è rappresentato dalla pubblicazione dei decreti del Ministro dell’Economia e delle finanze del 29 dicembre 2014 con cui sono stati approvati 68 studi di settore, nonché 3 specifici indicatori territoriali per tenere conto del luogo in cui viene svolta l’attività economica.
L’evoluzione dei 68 studi è stata effettuata analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2012.
In particolare, i 68 studi interessati dalla revisione riguardano le evoluzioni di:
- 18 studi relativi ad attività economiche del settore delle manifatture;
- 16 studi relativi ad attività economiche del settore dei servizi;
- 6 studi relativi ad attività professionali;
- 28 studi relativi ad attività economiche del settore del commercio.
Il documento di prassi analizza inoltre le nuove territorialità approvate con il decreto ministeriale del 29 dicembre 2014 (Territorialità del livello dei canoni di affitto dei locali commerciali, Territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef e Territorialità del livello delle retribuzioni) e applicabili agli studi di settore per il periodo d’imposta 2014. In particolare, si segnala l’aggiornamento delle analisi territoriali a livello comunale a seguito dell’istituzione dei nuovi comuni o della modifica della denominazione di comuni già esistenti.
Correttivi a prova di crisi –
I correttivi a prova di crisi previsti a causa per gli studi di settore sono suddivisi in quattro categorie:
• interventi relativi all’analisi di normalità economica riguardanti l’indicatore “Durata delle scorte”;
• correttivi congiunturali di settore;
• correttivi congiunturali territoriali;
• correttivi congiunturali individuali.
Gli ultimi tre correttivi sono applicati ai soggetti che presentano, nel periodo d’imposta 2014, ricavi/compensi dichiarati ai fini della congruità inferiori al ricavo/compenso puntuale di riferimento, derivante dall’applicazione dell’analisi di congruità e di normalità economica.
Nella circolare in argomento, sono state inoltre evidenziate le principali novità riguardanti la modulistica e l’applicazione Gerico degli anni precedenti, modifiche necessarie sia al fine di tenere conto delle novità normative di carattere fiscale, sia al fine di semplificare le richieste dei dati per l’applicazione degli studi di settore.
La circolare ricorda, infine, che la comunicazione delle anomalie dei dati degli studi di settore viene effettuata utilizzando esclusivamente le funzionalità del “Cassetto fiscale”, attraverso la pubblicazione delle comunicazioni al suo interno, e del canale Entratel.
Consulta la circolare dell’Agenzia delle Entrate
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