In questi trent’anni di vita la Fondazione ha raccolto e investito nella ricerca 110 milioni di euro, arrivando a coinvolgere 280 scienziati a Padova, in 31 laboratori.
La Fondazione “Città della Speranza” è nata il 16 dicembre 1994 in ricordo di Massimo, un bambino scomparso a causa della leucemia. L’obiettivo primario della Fondazione era raccogliere fondi per costruire un nuovo e moderno reparto di oncoematologia pediatrica, perché quello esistente all’epoca era del tutto insufficiente e inadatto a ospitare in modo dignitoso i bambini ammalati e le loro famiglie. Franco Masello, Virginio Zilio, Carlo Mazzocco e il prof. Luigi Zanesco, all’epoca Direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, si fecero promotori del progetto e riuscirono a coinvolgere imprese e privati cittadini nella raccolta del capitale necessario a costruire la nuova struttura, che fu inaugurata nel 1996.
Fondamentale nella realizzazione del progetto furono, per la parte operativa, l’ing. Gaetano Meneghello e l’architetto Giuseppe Clemente. Il nome “Città della Speranza” si ispira ad una analoga fondazione americana: “City of Hope” dalla quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative, in particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare che anche i bambini ammalati potessero vivere la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al loro futuro. E così fu: il reparto, concepito secondo criteri modernissimi, diede una svolta nella qualità della cura e dell’assistenza ai piccoli pazienti, consentendo anche ai medici e agli operatori di svolgere al meglio il loro compito.
Dopo aver realizzato la Clinica di Oncoematologia pediatrica di Padova, la Fondazione continuò il suo impegno e nel 1998 costruì il nuovo Day Hospital e i Laboratori di Ricerca, nel 2003 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Padova.
Nel 2004 venne inaugurato il Day Hospital Pediatrico e nel 2010 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Vicenza. L’8 giugno del 2012 infine viene inaugurata a Padova l’ultima grande opera, su progetto dell'architetto Paolo Portoghesi, la cosiddetta “Torre della ricerca”: l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che con i suoi 17.500 mq è uno dei più grandi centri di ricerca sulle malattie infantili d’Europa.
Oggi la Clinica di Oncoematologia pediatrica è collegata ai più importanti centri italiani e mondiali e, anche grazie ai finanziamenti erogati dalla Città della Speranza, è Centro di riferimento nazionale per la diagnosi delle leucemie acute e per la caratterizzazione molecolare di linfomi e sarcomi e Centro di coordinamento di protocolli nazionale ed europei di diagnosi e cura di linfomi, sarcomi, tumori cerebrali ed epatici, tumori rari. Dal 2014 la Clinica è Centro di coordinamento regionale della rete oncologica pediatrica del Veneto.
Nei suoi trent’anni di attività ha raccolto 110 milioni di euro dai donatori, risorse investite per i bambini (4 milioni per il reparto, 7 per il day hospital, 50 per la ricerca - di cui 15 nella diagnostica avanzata -, 33 per la costruzione della prima torre e 1,2 per l’acquisto del terreno per la seconda). Oggi sono coinvolti nelle attività 70 ricercatori interni e 210 universitari.
Ufficio Stampa Confapi Padova