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COL JOB ACT ADDIO CONTRATTI A PROGETTO: NEL 2014 A PADOVA ERANO OLTRE 11 MILA

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D'ONOFRIO: «EVIDENTE LA NECESSITA’ DI RIFORMULARE IL SISTEMA DEI RAPPORTI DI LAVORO, MA LE IMPRESE HANNO BISOGNO DI REGOLE CERTE»

Fabbrica Padova, Centro Studi di Confapi, fotografa la dimensione del fenomeno co.co.pro al momento dell’introduzione del Job Act. Il direttore Davide D’Onofrio: «Padova è la provincia veneta che aveva in essere più contratti di lavoro parasubordinato e, allo stesso tempo, il maggior numero di disoccupati. Il sistema andava rifondato».

A detta del premier Matteo Renzi sarà una «rivoluzione», che dovrebbe «riconoscere i diritti a una generazione» che finora non ne aveva. Il riferimento del presidente del consiglio è alle misure contenute nel Job Act e, in particolare, allo stop dei contratti a progetto. Ma quali erano le reali dimensioni del fenomeno dei contratti di lavoro para-subordinato nel territorio, prima dell’introduzione del Job Act? Confapi, attraverso Fabbrica Padova, il suo centro studi, ha provato a rispondere alla domanda. Scoprendo che proprio Padova è la provincia veneta che fino al 2014 aveva in essere più contratti di questo tipo.

IL FENOMENO CO.CO.PRO A PADOVA. Secondo i dati di Veneto Lavoro i contratti di questo tipo attivi nel 2014 in regione erano 45.215 e, di questi, 11.305 sono stati stipulati nel Padovano, pari al 25% del totale. «Il che significa che un contratto co.co.pro su quattro è stato firmato in questa provincia: una percentuale nettamente superiore a quella di tutte le altre, basti pensare che a Vicenza i contratti di tipo parasubordinato attivati nel 2014 sono stati 5.425, meno della metà, per non citare i numeri irrisori di Belluno o Rovigo» sottolinea Davide D’Onofrio, direttore dell’Associazione delle piccole e medie industrie del territorio, che prosegue nella sua disamina: «La distorsione esistente nel mercato del lavoro locale risulta ancora più evidente comparando questi numeri alle statistiche relative all’incidenza dei co.co.pro sul totale dei contratti di lavoro e a quelle legate alla disoccupazione». Nel primo caso la percentuale padovana è più alta rispetto a quella del resto della regione di 0.63 punti percentuali (a Padova i contratti co.co.pro in essere nel 2014 erano il 2.92% dei contratti di lavoro totali, in Veneto il 2.29%). Per quanto riguarda il secondo parametro, occorre rimarcare che gli ultimi dati Istat disponibili certificavano l’esistenza di un tasso di disoccupazione a Padova pari all’7.8%, contro il 7.7% del Veneto nel suo complesso.

2015: CRESCONO LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO. Un quadro che sembra cambiare nel 2015. A riguardo, i primi dati messi a disposizione da Veneto Lavoro sono positivi e attestano la sensibile crescita delle assunzioni a tempo indeterminato (quasi 34.600, 10.000 in più rispetto all’anno precedente, con una variazione del +40%). Le trasformazioni di contratti a termine dopo un avvio lento in gennaio hanno evidenziato un trend in progressivo recupero. Crescono seppur di poco (+5%) anche le assunzioni a tempo determinato, la cui incidenza sul totale delle assunzioni resta molto elevata così come i tirocini (+14%), mentre prosegue il trend di flessione dell’apprendistato (-7%) e del lavoro intermittente (-12%). Si registra, infine, una sensibile riduzione delle assunzioni con rapporti parasubordinati, in particolare delle collaborazioni a progetto (-23%).

«REGOLE CERTE ED EFFICACI».
«Le misure del governo Renzi mirano a incentivare la stabilizzazione dei posti di lavoro e a “sanare” una situazione di instabilità evidente nel territorio da noi rappresentato, ben testimoniata dai numeri raccolti da Fabbrica Padova. Ecco perché, in linea di massima, accogliamo favorevolmente un intervento che mira a contrastare l’attuale situazione di diffusa precarietà che sta lacerando il tessuto sociale veneto e non solo veneto» conclude D’Onofrio. «A patto, però, che le regole siano poche, certe ed efficaci: quello di cui le aziende hanno più che mai bisogno è stabilità legislativa. Ogni imprenditore, nella gestione della sua attività, deve poter valutare i rischi e decidere se è il caso o no di affrontarli. Quello che serve è un quadro di riferimento solido, che offra garanzie di certezza».

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA CON LE TABELLE RELATIVE A CONTRATTI A PROGETTO E DISOCCUPAZIONE A PADOVA E IN VENETO

SPECIALE JOB ACT: VENETO LAVORO PUBBLICA I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2015

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Ecco come i media hanno rirpeso lo studio di Fabbrica Padova:

JOBS ACT, CONFAPI: NECESSARIE REGOLE CERTE - TV7 TRIVENETA 9 APRILE 2015

ADDIO A 11MILA CO.CO.PRO PADOVANI - IL GAZZETTINO 9 APRILE 2015

JOBS ACT, ADDIO CONTRATTI A PROGETTO, A PADOVA NEL 2014 ERANO 11MILA - PADOVAOGGI 8 APRILE 2015

NEL 2015 PIU' ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO - IL MATTINO DI PADOVA 8 APRILE 2015

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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