«Risultato frutto di un impegno che viene da lontano». I Colli Euganei sono stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità Unesco, i commenti del governatore Zaia, degli assessori Corazzari e Marcato, e del presidente della Provincia Giordani.
«Festeggiamo questo riconoscimento, che se da un lato consacra la bellezza del patrimonio naturalistico e paesaggistico dei Colli Euganei, dall’altro ci ricorda che il risultato è frutto di un impegno nella tutela di questo splendido territorio di cui la Regione del Veneto è stata attore protagonista fin dal 1971 quando, con legge regionale, sono state approvate le prime norme per la tutela naturalistica e ambientale dei Colli Euganei. Fondamentale è stata poi l’istituzione, sempre con legge regionale, del Parco Regionale dei Colli Euganei, soggetto che lo scorso aprile è diventato Ente gestore del sito della rete Natura 2000. Il Veneto con oggi conta ben quattro riserve MAB: Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa e Colli Euganei. Sono per noi un traguardo ma al contempo rappresentano una sfida continua che ci chiama a trovare incessantemente il giusto bilanciamento tra uomo e ambiente tutelando biodiversità e sviluppo sostenibile».
Lo ha sottolineato l’assessore regionale ai Parchi, al Territorio e alla Cultura, Cristiano Corazzari – presente alla proclamazione ad Agadir, in Marocco, assieme al presidente del Parco Colli Euganei Alessandro Frizzarin - a commento della notizia dell’inserimento dei Colli Euganei nella lista dei siti MAB Unesco.
Ma è stato davvero ampio il riscontro della notizia.
«È una grande giornata per i nostri Colli Euganei. Sono stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità (MAB): luoghi esemplari in cui lo sviluppo economico, sociale e culturale è sostenibile e trae giovamento dal rispetto dell’ecosistema e della biodiversità. Sono luoghi vivi e unici al mondo, in cui è possibile assicurare uno sviluppo eco-compatibile e un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici. Con il risultato di oggi, il Veneto arriva a 18 riconoscimenti Unesco, conquistando il record nazionale: 9 siti patrimonio materiale (da Venezia a Verona, da Vicenza a Padova, dalle Dolomiti a Conegliano e Valdobbiadene, dai siti palafitticoli alle opere di difesa veneziane), 5 patrimoni immateriali (Arte delle perle di vetro, Tocatì, Transumanza, Muretti a secco, Opera lirica), 4 riserve MAB (Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa, Colli Euganei). Per i Colli ora si aprono nuovi scenari, siamo pronti ad un grande progetto di promozione e sviluppo». Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.
Considerazioni riprese dall’Assessore regionale a Sviluppo economico, Energia e Acque termali Roberto Marcato: «L’inserimento dei Colli Euganei nella lista delle riserve MAB Unesco è un riconoscimento importante che dà lustro al territorio padovano. Per Padova e per l’intero territorio provinciale si tratta di un traguardo notevole dal punto di vista della tutela ambientale ma anche per lo sviluppo dell’area. Il Parco Regionale dei Colli Euganei è un fiore all’occhiello per il Veneto, sul quale la Regione del Veneto ha investito molto. Per questo sono orgoglioso di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro di squadra che potrà essere anche un volano per lo sviluppo dell’intero bacino termale. Desidero ringraziare il presidente del Parco Colli, Frizzarin, in qualità di ente promotore della candidatura per il traguardo raggiunto».
Sono invece queste le parole con cui Sergio Giordani, presidente della Provincia di Padova, accoglie la notizia: «Il ruolo della biodiversità entra a pieno titolo come elemento di valorizzazione e tutela per il nostro territorio: l’iscrizione dei Colli Euganei nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità apre a un nuovo modo di relazionarsi con questo ambiente, già famoso e apprezzato internazionalmente per le sue bellezze e le sue specificità. Con questo, il Veneto aggiunge un riconoscimento UNESCO ai 17 già ottenuti e in particolare alle altre tre riserve MAB regionali (Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa) e alle altre in Italia, una ventina di sigilli a livello mondiale di un tesoro da custodire e valorizzare. Si apre, pertanto, una nuova stagione per i Colli Euganei, come già accaduto con Padova Urbs Picta, con la quale auspichiamo una stretta collaborazione, così da valorizzare ampia parte del territorio provinciale padovano. La biodiversità rafforza la produttività di qualsiasi ecosistema e la sua perdita aumenta la fragilità del territorio. Averne cura, quindi, significa aver conseguentemente a cuore la salute dell’ambiente e delle persone che vi abitano, nonché delle loro tradizioni culturali. La sfida, ora, sarà di raccontare le bellezze e le unicità che si trovano sui Colli Euganei come beni originali e da tutelare, in modo da puntare a una promozione e a uno sviluppo ancor più significativo di quello odierno. L’amore e il rispetto che questi ambienti ci richiedono, restituiscono un luogo unico al mondo. Noi, abitanti del territorio, già apprezzavamo tutto ciò e non possiamo, quindi, che condividere soddisfazione e orgoglio per il riconoscimento mondiale. La gratificazione è ancora più grande, in quanto la decisione è stata presa all’unanimità dai delegati degli Stati membri del Consiglio che partecipano al programma MAB UNESCO. Congratulazioni ai nostri bei Colli Euganei, alla Regione Veneto, ai sindaci dei Comuni promotori del progetto, al Parco Colli Euganei e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile ottenere questo riconoscimento. Un ringraziamento va a chi ci ha creduto e ha permesso, oggi, la realizzazione di un altro bel sogno per la nostra bella provincia».
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova