La Confederazione ai tavoli della Legge di bilancio, assieme alla presidente Meloni, e della rimodulazione del Piano, col ministro Fitto. Camisa: «Le risorse per la transizione 5.0 saranno fondamentali».
Il presidente Cristian Camisa ha partecipato a Palazzo Chigi al tavolo di confronto sul Pnrr tra le associazioni di categoria e il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. Camisa ha espresso apprezzamento per l’azione del Governo che ha permesso la rimodulazione del Pnrr.
«La piccola e media industria – ha detto – considera la transizione gemella come un orizzonte imprescindibile che necessita però di essere sostenuta da investimenti e supporti ad hoc per le Pmi. Confapi parteciperà con proprie proposte ai prossimi tavoli annunciati dal Ministro Fitto per definire il decreto e gli asset che governeranno i fondi del Pnrr».
«Molto bene le risorse del Repower Eu - ha aggiunto - che finalmente coinvolgono il nostro mondo. In particolare le risorse per la transizione 5.0 saranno fondamentali. Auspichiamo il modello del credito di imposta che consideriamo semplice, intuitivo e già ampiamente conosciuto dai nostri imprenditori. Sono fiducioso che tutti assieme - ha concluso Camisa - riusciremo a creare grandi opportunità per le nostre imprese».
Confapi, rappresentata dal Direttore delle Relazioni Istituzionali, Annalisa Guidotti, ha inoltre preso parte a Palazzo Chigi alla riunione sulla Legge di Bilancio, presieduta dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tra il Governo e le associazioni datoriali.
Tra i temi portati al tavolo e la necessità che il Pnrr sia messo a terra e porti benefici anche alle aziende che sui territori producono sviluppo e lavoro. Inoltre l’auspicio che il finanziamento, spostato verso RepowerEu, possa avere il placet dell’Europa e siano messi così a disposizione delle aziende dei crediti di imposta per sostenere la transizione gemella che ha necessità di essere sostenuta con delle tappe graduali ma anche con un sostegno da parte del Governo per i numerosi investimenti che gravano di più sulle piccole e medie imprese.
In merito ai fringe benefit, Guidotti auspica «un allargamento perché hanno aiutato i lavoratori della piccola e media industria» e aggiunge che «vanno bene le agevolazioni sulle assunzioni di personale ma in questo momento ci troviamo nel paradosso per cui non troviamo le risorse umane. E quindi vorremmo che fossero premiati coloro che rimangono in azienda attraverso una detassazione degli straordinari».
Ufficio Stampa Confapi Padova