Confapi ha partecipato oggi al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. In rappresentanza dell’associazione è intervenuto Giordano Ferrari di “ContaminAction hub”, il centro di ricerca, sviluppo, innovazione per le Pmi di Confapi.
Il tavolo si è riunito per fare il punto in merito alle progettualità del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MIDT) previste per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Piano Italia digitale 2026 del MITD si sviluppa su due assi: il primo asse riguarda le infrastrutture digitali e la connettività a banda ultra larga, il secondo asse riguarda invece tutti quegli interventi volti a trasformare la Pubblica Amministrazione in chiave digitale.
Il Piano include importanti investimenti per garantire la copertura di tutto il territorio con reti a banda ultra-larga, condizione necessaria per consentire alle imprese di beneficiare appieno della digitalizzazione e più in generale per realizzare pienamente l’obiettivo di gigabit society. Gli investimenti hanno come traguardo principale quello di mettere il nostro Paese nel gruppo di testa in Europa nel 2026.
A proposito di digitalizzazione della PA, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao ha anche dichiarato che è necessario un percorso per una sanità digitalizzata a livello nazionale, spiegando che oggi abbiamo una sanità regionale con dati frammentati e disomogenei alcune volte anche all’interno della stessa regione.
Secondo Giordano Ferrari, per Confapi i progetti Pnrr rappresentano un’opportunità strategica per completare la digitalizzazione del Paese attraverso una pubblica amministrazione maggiormente interconnessa e al servizio di cittadini e imprese. L’obiettivo di rendere l’Italia un paese con connessioni ultramoderne è una priorità dalla quale non si può prescindere se vogliamo mettere le imprese nelle condizioni di poter operare su tutto il territorio nazionale senza ritardi e riducendo i tempi di interscambio delle informazioni tra pubblico e privato. Anche sotto il profilo della digitalizzazione delle imprese occorre accelerare i tempi e quindi creare maggiori sinergie tra pubblico e privato incentivando la creazione di hub che possano essere dei veri e propri facilitatori per agevolare questo processo di transizione.