La Confederazione a confronto col ministro Calderone sui due ambiti: "Puntiamo su uno strumento nuovo, la staffetta previdenziale".
Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, ha preso parte alla riunione sul tema pensioni svoltasi al ministero del Lavoro a cui ha partecipato anche il ministro Marina Elvira Calderone. “Su scala nazionale – ha detto Napoli nel corso del suo intervento - stiamo assistendo a una costante decrescita della quota di popolazione in età lavorativa e a un conseguente incremento della quota di lavoratori prossimi all’età pensionabile sul totale della forza lavoro. Le potenziali criticità derivanti da questo trend sono evidenti in termini di sostenibilità della spesa previdenziale”.
Per Confapi sono necessari interventi strutturali anche in relazione al riordino dei diversi interventi tampone operati in materia pensionistica e delle opportunità di un ritiro anticipato dal lavoro. Una strada da seguire per gravare meno sul sistema pensionistico è rappresentata dallo strumento della staffetta previdenziale. Un processo che garantirebbe una transizione fluida e un passaggio del testimone tra le generazioni, consentendo a queste ultime di assumere ruoli di leadership e di influenzare il futuro della società in modo positivo.
“Questa soluzione – ha aggiunto Napoli - sarebbe positiva sia per le aziende, che fanno retencion alle maestranze aziendali in questo momento di carenza di personale qualificato, sia per la finanza pubblica, perché non gravano oneri a carico del sistema previdenziale perché si evita di pagare le pensioni”.
Il Vicepresidente di Confapi, Francesco Napoli, nei giorni scorsi ha invece preso parte alla riunione svoltasi al Ministero del Lavoro alla presenza del ministro Marina Elvira Calderone sul tema della sicurezza sul lavoro. “Il nostro sistema di tutela della sicurezza e della legalità del lavoro – ha detto Napoli nel suo intervento - soffre di un alto tasso di regolazione normativa e di un basso livello di effettività della prevenzione e della repressione, traducendosi spesso in una iperburocratizzazione delle procedure. Crediamo opportuno rendere conveniente per l’imprenditore ammodernare i macchinari e gli strumenti di lavoro acquisendone di nuovi, non solo più efficienti in termini di produttività, ma anche a livello di sicurezza. Sarebbe anche necessario ipotizzare percorsi di formazione non generici e burocratici, ma tarati sulle mansioni specifiche”.
“Come Confapi – ha sottolineato il vicepresidente - condividiamo le idee del Governo di rafforzare le misure di sicurezza dei giovani che svolgono apprendistato cosa che favorirebbe anche un matching migliore tra domanda e offerta. Sarebbe auspicabile poi che parallelamente alla prevenzione si sviluppasse la cultura della sicurezza che dovrebbe partire dalle scuole e quindi diventare una vera e propria materia scolastica”.
Tra le altre proposte portate da Confapi al tavolo ministeriale l’introduzione di uno strumento ispettivo collaborativo teso alla prevenzione rispetto a quello attualmente previsto che è eminentemente sanzionatorio; la detassazione delle spese per la sicurezza nei luoghi di lavoro, la semplificazione del Documento di valutazione dei rischi.
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