"Un danno alle PMI, alla spesa pubblica, al libero mercato"
Confapi, a firma del Presidente Maurizio Casasco, ha inviato quest’oggi una lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al Ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi e per conoscenza anche al Commissario Europeo per la Concorrenza, Joaquín Almunia, al Commissario Europeo per il Mercato Interno ed i Servizi, Michel Barnier, al Commissario Europeo per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani, nella quale richiede un urgente intervento per la modifica degli effetti negativi derivanti dall’interpretazione restrittiva del D.L. 95/2012 nonché dall’applicazione pratica della Convenzione CONSIP.
“L’obbligo di approvvigionarsi attraverso gli strumenti di acquisto messi a disposizione da CONSIP ovvero di rispettare oltre ai parametri di qualità il solo prezzo massimo degli strumenti stessi sta conducendo le amministrazioni pubbliche a non approvvigionarsi di beni e servizi a condizioni più vantaggiose di quelle elaborate da CONSIP - afferma il Presidente di Confapi Casasco – e sta comportando il rischio di limitare la libera concorrenza ed il mercato e di danneggiare l’economia, oltre che un mancato risparmio per la spesa pubblica.” CONFAPI chiede di chiarire che il sistema CONSIP non osta a che le Amministrazioni, laddove possibile, acquisiscano prestazioni a prezzi inferiori e più vantaggiosi da parte di qualificate Piccole e Medie Imprese e che si possa pertanto procedere ad affidamenti per acquisto o approvvigionamento di lavori, servizi e forniture a condizione che gli stessi affidamenti conseguano a procedure di evidenza pubblica e prevedano corrispettivi inferiori a quelli di cui al rapporto qualità-prezzo costituente limite massimo ai sensi dell’interpretazione restrittiva dell’articolo 26, comma 3, della Legge 488/1999”.
Continua il Presidente di Confapi: “chiediamo di vietare, in ossequio al principio di massima concorrenza, che il sistema CONSIP si risolva nell’inammissibile costituzione di barriere di accesso al mercato, ciò che immancabilmente si realizza ove le commesse pubbliche siano accorpate in lotti aventi dimensione tale da escludere la partecipazione delle Piccole e Medie Industrie che CONFAPI rappresenta.
“Confapi intende portare avanti le rivendicazioni delle associate e sta valutando ogni più idonea azione a tutela, anche attivando la procedura di cui all’art. 4 dello Statuto delle Imprese, qualora non dovesse ottenere il correttivo richiesto dalle giuste istanze delle Piccole e Medie Industrie italiane che rappresenta”.
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