“Lo scandalo delle tangenti sulle grandi opere colpisce l’intero settore edile, già fortemente afflitto dalla crisi economica di questi ultimi anni”. Così esordisce Avisiano Pellegrini, Presidente di Confapi Aniem, commentando il caso esploso nei giorni scorsi che ha visto l’arresto di personalità di rilievo del mondo politico ed imprenditoriale.
Questi ultimi avvenimenti confermano che l’attuale sistema istituzionale e normativo degli appalti pubblici presenta numerosi vuoti e meccanismi poco trasparenti che creano spazi ideali alla corruzione e al clientelismo – prosegue il Presidente Pellegrini.
E’ necessario che tutti gli attori coinvolti – dalle parti sociali al sistema politico – si impegnino con forte determinazione in una riforma, anche morale, del sistema che consenta sia il rilancio del settore sia una gestione sana e costruttiva degli appalti pubblici, in tutte le loro fasi, dall’aggiudicazione alla realizzazione.
Inoltre, aggiunge Pellegrini, la grande industria in questo sistema distorto influisce sulla situazione di crisi di molte PMI del settore dell’edilizia che, da un lato, pagano il prezzo di subappalti spesso affidati per importi troppo bassi e dall’altro perdono opportunità di affari proprio a causa di questi scandali che bloccano una filiera produttiva lunga e articolata.
Auspichiamo, invece, che il sistema imprenditoriale edile – grande industria e PMI – sappia essere unito e solidale nella lotta ad un sistema corrotto ed iniquo, richiedendo con forza una riforma profonda del sistema degli appalti pubblici, che garantisca la legalità delle procedure, la più ampia partecipazione e diversificazione delle aziende e la valorizzazione delle eccellenze del nostro Paese.
Ufficio stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it