Grande partecipazione all’incontro ospitato da Unicredit. Argentieri: «Per lo sviluppo delle pmi fondamentale la comunicazione trasparente delle informazioni»
Secondo un’indagine realizzata dalla Banca d’Italia nel 2017 in Italia la quota di persone che, rispondendo a un questionario standard, mostravano un livello di conoscenze finanziarie di base definito “adeguato” era poco più del 30 per cento, contro il 62 della media dell’OCSE. Questi dati non devono scoraggiare, anzi devono ancor più spronare al lavoro. E proprio nell’ottica di fornire “Regole e strumenti per una gestione corretta della tesoreria aziendale”, Confapi Credit insieme a Banca d’Italia, Unicredit e ConfapiFidi ha organizzato il corso di formazione gratuito “L’educazione finanziaria e il galateo del credito”, che ha richiamato una nutrita platea di imprenditori e responsabili amministrativi all’Unicredit business center di Padova.
A fare gli onori di casa il direttore dell’Unicredit business center di Padova Michele Marcato, a introdurre i lavori il direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio, a moderarli il dottor Alessandro Balletti, referente di Confapi Credit. «Accrescere la capacità di comuni cittadini e imprenditori di capire, far propri e adoperare i concetti fondamentali della finanza è un obiettivo chiave», ha sottolineato il dottor Maurizio Argentieri - Banca d’Italia, filiale di Padova. «La finanza offre strumenti efficienti ma, come ogni tecnologia, va usata con criterio, perché si presta all’assunzione non consapevole di rischi o, peggio, ad abusi. Al consumatore di servizi finanziari va garantita una tutela adeguata, nelle forme e nei contenuti. La richiedono l’ampia presenza di asimmetrie informative e la complessità dei dettagli tecnici. In particolare, le innovazioni tecnologiche stanno rivoluzionando l’offerta dei prodotti finanziari e il mondo dei pagamenti: ha già accresciuto, e continuerà ad accrescere in futuro, l’efficienza del sistema, aprendo nuove possibilità agli investimenti finanziari e al credito. Ma espone tutti anche a nuovi rischi che vanno compresi, valutati e gestiti».
Tra gli argomenti affrontati nella giornata il ruolo della Centrale rischi di Banca d’Italia, il sistema informativo alimentato dagli intermediari finanziari utile alla valutazione del merito creditizio e all’analisi e gestione del rischio di credito. Ma anche il Rating di legalità: strumento volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese. Tale riconoscimento consente alle aziende di ottenere delle facilitazioni per accesso al credito sia in sede di richiesta ed ottenimento di contributi pubblici.
Gli interventi della dottoressa Antonietta Sandra Perilli e del dottor Marco Andriolo - Banca d’Italia, filiale di Padova hanno, in particolare, sviscerato il tema della “La tutela della clientela: strumenti a disposizione per un uso consapevole dei servizi bancari”. Il dottor Paolo Peserico - ConfapiFidi, responsabile area crediti, quello degli “Strumenti per l’autoanalisi: valutazione del merito di credito e monitoraggio dell’equilibrio finanziario”. Il dottor Valerio Silvetti - BLS Compliance srl - appunto “Il rating di legalità per le imprese: applicazioni e opportunità”, mentre la dottoressa Nicoletta Forzan - Ufficio formazione UniCredit - “La prospettiva bancaria: gli elementi fondamentali di una partnership strategica”.
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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CONFAPI E BANCA D’ITALIA PER L’EDUCAZIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE
23.10.2018