Una delegazione di imprenditori padovani è stata invitata alla “Conferenza internazionale per gli investimenti della Cina Occidentale” che si è svolta a Chengdu, capitale della provincia del Sichuan. Andrea Tiburli, presidente di Unionmeccanica Veneto: «Aperta la strada alla cooperazione industriale per le imprese della meccanica specializzata». Nell’ultimo anno gli scambi commerciali con la provincia del Sichuan sono aumentati del 23,4%.
Una delegazione di imprenditori padovani, guidata da Andrea Tiburli, presidente di Unionmeccanica Veneto, e dal direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio, dal 19 al 23 settembre ha partecipato alla “Conferenza internazionale per gli investimenti della Cina Occidentale”, svoltasi a Chengdu, capitale del Sichuan, città da oltre 16 milioni di abitanti, aprendo la strada a una nuova cooperazione industriale in quella che è la terza provincia della Cina. Dalla missione imprenditoriale emergono opportunità di sviluppo irripetibili per il comparto della meccanica specializzata del Nord-Est.
«La leadership manifatturiera globale è ormai in mano cinese. Il know how italiano può, in questo quadro, aprire la strada a un nuovo approccio di cooperazione industriale dalle elevate potenzialità, mirato allo sviluppo del mercato interno. Un mercato interno in continua crescita, che ogni anno si arricchisce di decine di milioni di nuovi consumatori, e le cui necessità e i cui fabbisogni tecnici e tecnologici si sposano con le caratteristiche e le peculiarità del tessuto manifatturiero del Nord Est», afferma Tiburli, già delegato ai rapporti con l’area per Unionmeccanica Confapi, l’Unione di categoria che riunisce le imprese appartenenti al settore merceologico dell’industria metalmeccanica. «La sfida che dovremo saper cogliere è quella di colmare le profonde diversità esistenti tra le due realtà, in particolare sul piano dimensionale e culturale. In questo senso, il ruolo che può assumere Unionmeccanica Confapi è quello di aiutare le imprese italiane a fare sistema, mettendo a disposizione dei nostri operatori gli strumenti necessari allo sviluppo del business. Da qui la collaborazione instaurata con la Fondazione Progetto Italia-Cina presieduta dal presidente Wang Xin, che si sta dimostrando brillante e proficua».
La Fondazione è una diretta emanazione della provincia del Sichuan e sta investendo molto in questo progetto pilota. Gli imprenditori padovani sono stati invitati all’interno del Centro Cina-Europa, incubatore che offre alle pmi italiane spazi di rappresentanza ed espositivi in modo da consentire di incontrare le realtà istituzionali e imprenditoriali cinesi agevolmente. Tra i molti partecipanti al Forum anche Huang Chao, direttore generale di Sichuan Investment e Chen Guanghao, direttore generale del Dipartimento provinciale per le cooperazioni economiche di Sichuan.
«Quando parliamo della provincia del Sichuan di riferiamo a un territorio di 90 milioni di abitanti dall’enorme potenziale, quella che già oggi, se rapportata al nostro continente, sarebbe la sesta o settima economia europea», sottolinea D’Onofrio. «Il volume degli scambi commerciali tra la Provincia e l’Italia è aumentato del 23,4% su base annua nella prima metà del 2019 e ha raggiunto i 328 milioni di dollari. Ormai i tempi che servono alle merci per raggiungere Chengdu, sorta di capitale dell’area occidentale della Cina, si sono ridotti di un terzo ed è in via di completamente la costruzione di un aeroporto già collegato direttamente all’Italia e in grado di ospitare oltre 50 milioni di persone l’anno. Nel corso della nostra missione abbiamo avuto modo di visitare numerose industrie nel settore dell’automotive, dell’energetica, della fabbricazione di macchinari e nuovi materiali e dell’aerospaziale. L’Italia può ambire a un ruolo di primo piano, ma solo se farà sistema. Teniamo presente che Francia e Germania, a differenza del nostro Paese, presidiano Chengdu in maniera efficace da ormai vent’anni. È più che mai necessario provare a recuperare il gap esistente verso questi nostri competitors».
Nella foto Andrea Tiburli sul palco del Forum Sichuan-Italia
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova