Piemontese, 53 anni, è presidente di Api Torino Sanità e amministratore di società operanti nel campo dei servizi alla persona. Le priorità: «Il taglio delle liste d’attesa, la domiciliarità e il contratto collettivo. Al mio fianco nel direttivo Lino Bruni: avrà il compito di sviluppare la nostra presenza nel Nord Est».
Il Consiglio Nazionale di Confapi Salute, Università e Ricerca, riunitosi martedì 2 maggio a Roma, ha eletto Michele Colaci alla presidenza dell’Unione di Categoria per il triennio 2023-2026.
Colaci, piemontese, 53 anni, è Presidente di Api Torino Sanità e amministratore di società operanti nel campo dei servizi alla persona. Succede a Francesco Rocca dal 2021 alla guida di Confapi Sanità e oggi governatore della Regione Lazio.
«La sanità privata», spiega il neopresidente, «rappresenta un asset fondamentale per i cittadini. Il nostro servizio sanitario assicura la gratuità delle cure attraverso una libera scelta tra strutture pubbliche e private in convenzione. Non siamo quindi in competizione con il servizio pubblico ma vogliamo continuare all’insegna dell’efficientamento organizzativo a rafforzare l'offerta sanitaria. Nostro obiettivo è stato e resta quello di collaborare con le Istituzioni perché riteniamo che lo scopo della sanità privata sia quello di integrare e risolvere le criticità del Sistema Sanitario nazionale».
Tre i punti principali presentati da Colaci: il taglio delle liste d’attesa, la domiciliarità e il contratto collettivo. «Il SSN», spiega Colaci, «può attraverso il proprio personale fornire prestazioni in base a parametri ben precisi. Il privato si propone di integrare e ampliare la gamma di servizi a partire subito dall’abbattimento delle liste d’attesa. Il nostro contributo può essere molto importante anche per quel che riguarda i servizi di domiciliarità, che, come abbiamo sperimentato negli anni della pandemia, non ha funzionato in nessuna regione italiana: in questo senso le strutture private, attraverso il sistema del convenzionamento, possono rappresentare un aiuto fondamentale per quei servizi che il Sistema sanitario pubblico non è in grado di realizzare. Infine lavoreremo affinché si arrivi alla stesura di un contratto collettivo nazionale di lavoro unico dei servizi sociosanitari».
Tra gli obiettivi c’è però anche quello di arrivare a coprire l’intero territorio nazionale. «E l’imprenditore di Confapi Padova Lino Bruni, che fa parte del Direttivo, avrà l’incarico di sviluppare la presenza nel Nord Est, sviluppando Confapi Sanità e implementando il dialogo con le altre associazioni di categoria che hanno gli stessi nostri intendimenti, per acquisire ancora più forza».
Col presidente Colaci si congratula proprio Lino Bruni (presidente di Confapi Sanità Padova e titolare dell’azienda Cemes): «Lavoriamo assieme da quando la presidenza di Confapi Sanità era padovana. Oggi non possiamo che essere particolarmente contenti per la sua elezione. In Colaci abbiamo un amico e un imprenditore che conosce meglio di tutti la realtà del nostro settore. Lavoreremo con dedizione e lealtà al suo fianco per portare avanti il programma del suo mandato».
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova