Confapi: «Ma ora un assessorato all’industria. La priorità è rendere Padova più attrattiva per la manifattura»
«Ora che la missione del Consorzio si è esaurita, diventa ancora più necessario che la delega legata all’urbanistica della Zona Industriale e di tutte le aree in cui sono inserite attività manifatturiere sia presa in carico dall’amministrazione comunale attraverso un assessore che si dedichi espressamente al settore, come da tempo sosteniamo. Nell’augurare buon lavoro a chi si occuperà della liquidazione, ricordiamo che la priorità è e resta la competitività del territorio padovano attraverso il suo tessuto produttivo. In particolare dovrà lavorare coordinandosi con l'Interporto, snodo nevralgico per la logistica del Nord Est». Andrea Tiburli, membro di Giunta di Confapi con delega alla Zona Industriale, commenta così la messa in liquidazione del Consorzio Zip.
Dal 1956 il consorzio, che ha come soci paritari Comune, Provincia e Camera di Commercio, espropria o acquisisce immobili nella zona industriale, promuove e cura lo studio e l’esecuzione delle opere pubbliche necessarie per l'insediamento delle aziende industriali, commerciali e artigianali.
Il nuovo commissario liquidatore è Gianluca Orrù. Nato 49 anni fa a Cagliari, Orrù è stato consulente fiscale e revisore dei conti in alcuni dei gruppi pubblici e privati più noti del paese. Sindaco effettivo di alcune delle società della galassia Mediolanum è stato membro del collegio dei revisori di Equitalia e di alcune delle principali società collegate. A lui spetterà accompagnare il consorzio nel complesso percorso di liquidazione di quella che è ad oggi la più grande zona industriale su territorio urbano dell'intero Nordest. Una liquidazione voluta in primis dalla Provincia, preoccupata dagli ammanchi a bilancio.
La liquidazione di Zip prevede la divisione in parti uguali del patrimonio della società: 26,68 milioni di euro (a bilancio 2018) tra terreni (dentro e fuori l'area della ricerca di corso Stati Uniti), capannoni, uffici (tra cui gli ultimi due piani del grattacielo di corso Spagna dove ha sede il Consorzio), azioni di altre partecipate (tra cui la stessa Interporto), un ristorante, l’asilo della Zip, una chiesa sconsacrata, alcune case e appartamenti (alcuni agibili e altri no) i cavidotti per la fibra internet dell'area e così via. C’è poi il nodo dipendenti (otto a tempo indeterminato, uno a tempo determinato con contratto in scadenza a maggio e tre dirigenti.
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova