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CONZATO: «NON UN SEMPLICE VIAGGIO ALL’ESTERO, MA UNA VERA EXPORT ENTRY STRATEGY»

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Franco Conzato, direttore Promex: «Vi spiego come sono cambiate le nostre missioni. L’Iran? Nel 2015 abbiamo esportato per 40 milioni»

Una nuova filosofia che supera il concetto di “missione” e la integra con una “prefase” in grado di offrire alle imprese una sorta di abito su misura. E’ il nuovo taglio delle missioni commerciali all’estero organizzate da Padova Promex, l’ Azienda Speciale per l’Internazionalizzazione della Camera di Commercio.

«Per ogni azienda», spiega il direttore Franco Conzato, «predisponiamo una strategia su misura che prevede un’assistenza presente e futura e che ha nelle piccole e medie imprese il proprio fulcro operativo. La nostra, di fatto, è una vera e propria export entry strategy che va ben oltre la semplice missione all’estero. Il viaggio è solo una parte di un percorso che permette agli imprenditori non solo di vedere con i propri occhi aziende e possibili partner ma anche di confrontarsi per amplificare le esperienze e valutare le possibilità degli stessi mercati. Prima della missione organizziamo incontri individuali preliminari, a cui partecipano in media una sessantina di imprese, assieme a un esperto della situazione economica del paese di riferimento. Questa fase permette da un lato di capire le peculiarità di quel mercato, dall’altro di valutare le possibilità di ingresso del prodotto che le aziende padovane mirano a esportare: così facendo si sgombera subito il campo da chi non ha le idee chiare. A quel punto vengono definiti i profili delle imprese e inviate ai potenziali partner commerciali esteri. Ogni missione prevede in media dai 10 ai 14 appuntamenti per azienda partecipante. Di ritorno ci si incontra di nuovo, assieme a istituti bancari, esperti delle dinamiche doganali, consulenti per l’export, per valutare caso per caso sia i rischi che le opportunità degli investimenti. Solo allora si definiscono le strategie e si valutano le collaborazioni. In ogni paese, poi, abbiamo la prospettiva di tornare negli anni successivi, proprio con la volontà di costruire rapporti commerciali solidi e radicati».

In particolare, per quanto riguarda l’Iran, «dopo la fine dell’embargo un mercato storico per l’Italia ha riaperto i battenti». Il 2015 si è chiuso per Padova oltre 40 milioni di euro di export, contro i 30 del 2014» precisa Conzato. «10 milioni in più che saranno solo una parte di quello che punteremo a ottenere nel 2016 quando gli scambi saranno definitivamente normalizzati».

Consulta il quadro delle prossime missioni imprendtoriali organizzate da Padova Promex

«IL MADE IN ITALY? IN IRAN E NEGLI EMIRATI LO ADORANO» - LEGGI L'INTERVISTA AD ANDREA TIBURLI (GENERAL FLUIDI)

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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