Diventa Socio
Iscriviti alla Newsletter
Iscriviti alla Newsletter
Ritorna a Confapi Padova

Coronavirus, Conte "chiude" Padova, altre 13 province e la Lombardia: la nota esplicativa per transfrontalieri e merci

conte.jpg

Non è un "divieto assoluto", spiega, "non si ferma tutto", non si bloccano treni e aerei: sarà possibile muoversi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute. Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando in territori dove la crescita dei casi di contagio porta il governo a disporre misure mai così restrittive.

"Mi assumo la responsabilità politica" delle decisioni che vengono prese in queste ore: "Ce la faremo", dice Conte a notte fonda. E lancia un appello alla "auto responsabilità": per fermare il contagio non si può più "fare i furbi", dice invitando i ragazzi a stare in casa a leggere e tutelare così la salute dei loro nonni. La firma del decreto del presidente del Consiglio, frutto dell'accorpamento di due dpcm inizialmente previsti, arriva dopo una lunga giornata di contatti con le Regioni e dopo una fuga di notizie ("irresponsabile" e "rischiosa per la sicurezza", dice Conte) che porta al diffondersi della bozza non ancora ultimata. I presidenti di Regione su quella bozza dichiarano perplessità, dubbi. Ma milioni di cittadini del centro nord, dopo la diffusione della notizia, iniziano a interrogarsi sulla portata delle misure: "Si è creata confusione", accusa Conte.

E sono passate le due di notte quando scende nella sala stampa di Palazzo Chigi a illustrare le misure. Nel dpcm finale ce ne sono alcune generalizzate per tutta Italia, tra cui lo stop a pub, discoteche, sale gioco e manifestazioni di cinema e teatro. E ce ne sono altre, molto più rigorose, che riguardano un'ampia fascia del nord Italia.

"Non c'è più una zona rossa - spiega il premier - scomparirà dai comuni di Vo' e del lodigiano. Ma ci sarà una zona con regole più rigorose che riguarderà l'intera Lombardia e poi le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia. Qui fino al 3 aprile - per fare solo due esempi - saranno limitati i movimenti, salva la possibilità di rientrare a casa propria, e i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18 e per il resto della giornata garantire distanze di almeno un metro. Chi ha 37,5 di febbre è invitato a restare a casa, chi è in quarantena ha il divieto assoluto di uscire. Restano chiuse intanto le scuole in tutta Italia. E Conte assicura che si lavora anche sul fronte delle misure economiche: lunedì o martedì non appena sarà pronta una bozza del decreto da 7,5 miliardi annunciato dal governo, incontrerà le opposizioni Ma, sottolinea, è il governo a gestire. L'altro fronte su cui il governo opera è quello sanitario: il premier annuncia la firma di un contratto per la produzione tutta italiana di 500 dispositivi al mese di rianimazione, con l'obiettivo di fare di più. E anche l'incremento della linea produttiva dei dispositivi di protezione come le mascherine. Ma poiché nelle aree dove il contagio è più forte gli ospedali fanno fatica, il presidente del Consiglio annuncia anche la possibilità di ridistribuire i pazienti tra le regioni. Intanto, l'appello ai cittadini è "entrare nell'ottica della responsabilità, senza furbizie" ma accettando qualche restrizione: il governo, assicura Conte, sta facendo la sua assumendo decisioni "coraggiose".

Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 8 marzo, sono stati pubblicati due provvedimenti di interesse:

  • DPCM 8 marzo (link) contente misure straordinarie sul COVID-19, sia per le zone ad alto rischio (c.d. zone arancioni) che per il resto del territorio nazionale (le cui disposizioni sono già in vigore e saranno efficaci fino al 3 aprile 2020)
  • Dl su attività giudiziaria per COVID-19 (link)

 

A seguito dell’emanazione del predetto DPCM, diverse regioni del centro sud Italia hanno pubblicato delle ordinanze restrittive di entrata e i Ministeri alcune note esplicative. Di seguito gli elenchi completi.

 

Note esplicative sul Decreto:

  • MAECI – MIT – MISE – chiarimenti su transfrontalieri e merci
  • MIPAAF - Movimentazione prodotti agroalimentari
  • Prefettura di Alessandria
  • Assolombarda
  • Ordinanza esplicativa: Nel corso di una conferenza Stampa con il Ministro Boccia, il Ministro Speranza ed il capo della protezione civile Borrelli, sono stati illustrati i contenuti di una ordinanza di prossima firma che chiarisce alcuni (limitati) punti del Dpcm 8 marzo 2020.

Ordinanze regionali

A seguito delle informazioni veicolate nelle scorse ore rispetto alla fuga dalle zone arancioni, diverse regioni del centro e Sud Italia hanno pubblicato delle ordinanze restrittive di entrata. In particolare, si prevede che a chiunque arrivi nelle Regioni di seguito riportate e che abbia soggiornato entro i 14 giorni precedenti in una delle zone “arancioni” indicate dall’articolo 1 del DPCM verrà applicata la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva. Di seguito le ordinanze regionali e in allegato un la direttiva del Ministro dell’interno per l’attuazione dei controlli nelle aree a contenimento rafforzato.

 

SCARICA LA TABELLA DI RIEPILOGO DEL DPCM DELL'8 MARZO 2020 

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

Condividi su
Stampa Stampa Coronavirus, Conte "chiude" Padova, altre 13 province e la Lombardia: la nota esplicativa per transfrontalieri e merci

RESTA AGGIORNATO,

Iscriviti alla newsletter