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«COSÌ ABBIAMO OTTENUTO UN RISULTATO STORICO»

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Il suo è stato l’unico comune sopra i 15 mila a non aver bisogno del ballottaggio: Marco Schiesaro si è riconfermato sindaco uscente al primo turno. Gli abbiamo chiesto di spiegarci come ci è riuscito e cosa sta facendo per le 250 imprese presenti nel suo territorio. E di dire la sua sulla famigerata questione autovelox: «Ho vinto alla faccia di chi mi ha gettato fango addosso».

«Quello che abbiamo ottenuto è un risultato storico. Con 4.236 voti (52,4%) abbiamo raggiunto la vetta più alta di sempre. Sono 540 in più rispetto alle amministrative del 2019». 37 anni, sindaco uscente riconfermato, socio insieme alla moglie de La Mafaldina sas, che gestisce l’omonima catena di pizzerie, Marco Schiesaro snocciola i numeri con orgoglio, dopo essersi assicurato il secondo mandato con il supporto delle liste Fratelli d’Italia, Coraggio Italia, Marco Schiesaro Sindaco, Cadoneghe Domani, Lega e Noi con Schiesaro. «Io credevo nella vittoria, perché sto in mezzo alla gente e la ascolto, ma non immaginavo un distacco tanto ampio. Mai la nostra coalizione aveva raggiunto in passato tanto consenso arrivando alla vittoria al primo turno, senza ballottaggio, staccando la seconda candidata del 16,5%».

Se dovesse spiegare in poche parole perché i cittadini l’hanno scelta, cosa direbbe?

«Direi che ho lavorato per aggregare e unire, andando oltre le ideologie e gli steccati. Ho sempre detto che rappresento un’area ampia, moderata, liberale, che vuole superare la dicotomia destra-sinistra. Certo, rappresento il centrodestra, ma guardo anche ad altri mondi e credo di essere stato votato da elettori di centrosinistra, altrimenti il margine non sarebbe stato così ampio. Per certi aspetti Cadoneghe è una realtà molto simile alla vicina Padova. Serviva lavorare come abbiamo fatto, dialogando col mondo imprenditoriale e commerciale ma anche con le parrocchie, le associazioni, il terzo settore e le comunità straniere».

A Confapi interessa in particolare cosa proponete per le imprese, che nel vostro territorio sono circa 250.

«Le iniziative già introdotte continueranno. Quali? Penso alla defiscalizzazione quasi totale dei plateatici: le attività non li pagano più come un tempo, e dal 1° gennaio possono usufruire di una riduzione dell’80%. Per capirci: chi pagava 1.000 euro ora ne versa 200. A breve introdurremo lo Sportello Lavoro per incrociare la domanda delle aziende a quelle dei tanti giovani che cercano un impiego: il Comune diventerà a tutti gli effetti uno sportello attivo. Ma lo sapete bene che le imprese hanno bisogno di manodopera, per cui, a questo proposito, andremo anche a potenziare gli sportelli Suap e Suep, che sono loro di aiuto, continuando poi l’opera di sburocratizzazione di quei processi che rallentano le attività. E poi penso allo sblocco dell’area Grosoli, allo sblocco dell’area industriale della Unox, e al nuovo distretto del commercio di Cadoneghe, che utilizza fondi perduti anticipati alle imprese e poi destinati a essere rimborsati dalla Regione Veneto. Insomma, siamo andati in controtendenza rispetto al passato».

L’area industriale è in forte crescita.

«Sta vivendo un’espansione straordinaria, la Unox porterà qui circa 5-600 impiegati, ma non è l'unica da citare: si stanno radicando attività locali legati ai forni, al giardinaggio, alla minuteria meccanica e alle centrali idroelettriche, con la Bernardinello Engineering. E poi c’è il rebranding di Cadoneghe»

Ovvero?

«Stiamo lavorando a un portale dedicato, che promuova tutto ciò che viene realizzato qui, made in Cadoneghe. Chi vuole informarsi su ciò che di produttivo e culturale viene realizzato nel territorio troverà tutte le informazioni e tutti i link che servono. E guardate che non mi risulta ci siano altri Comuni che lo abbiano fatto».

Cadoneghe è uno dei Comuni con la più alta percentuale di stranieri (15%). La politica deve tenerne conto. Ma come?

«Guardiamo ai nuovi ingressi di stranieri comunitari con grande disponibilità, perché per me si è cittadini di un Paese quando si pagano le tasse, si è corretti, onesti, quando si decide di condividere la nostra storia, le nostre regole. L’integrazione si fa con il rispetto delle regole e chiedendo al Governo di chiarire come le forze dell’ordine possano intervenire nei confronti di chi non le rispetta. I corsi di italiano già li organizziamo».

Tra i temi che hanno tenuto banco in campagna elettorale, le multe comminate per gli autovelox irregolari. Quanto ha influito la discussa vicenda sull’esito delle elezioni?

«Ha influito, sì, perché alla fine mi ha favorito. E lo ha fatto nella misura in cui la gente era stanca di sentire e di leggere tutto il fango che mi è stato gettato addosso da chi ha voluto strumentalizzare la vicenda. E quindi la cosa importante è che i cittadini non hanno creduto alla verità che si era costruita e che si voleva narrare, e hanno voluto guardare a Marco come sindaco e soprattutto come persona che ha lavorato e costruito. I cittadini si sono coalizzati al mio fianco».

Chiudiamo con una battuta, se lo permette: domenica 23 e lunedì 24 giugno andrà al ballottaggio, come candidato sindaco a Rubano, l’imprenditore Luigi Sposato, che lei ha avuto come assessore nella precedente giunta a Cadoneghe. Ha qualche suggerimento da dargli?

«Intanto gli faccio il mio in bocca al lupo, ma non credo proprio abbia bisogno di consigli. Ha portato avanti idee, iniziative e programmi e ha adottato un modo di dialogare con la gente che è lo stesso che ho io qui a Cadoneghe».

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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