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COZZO: «L’ENTE BILATERALE? NON È UN COSTO MA UN’OPPORTUNITÀ»

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Intervista a Gian Piero Cozzo, presidente di E.B.M. e Unionmeccanica Confapi: «La firma del nuovo contratto del settore metalmeccanico è vicina: a breve il nuovo CCNL a misura di Pmi»

Da poco più di tre anni rappresenta per i lavoratori del settore metalmeccanico di tutta Italia un punto di riferimento: è l’Ente Bilaterale Metalmeccanico, composto da Unionmeccanica, Confapi e il sindacato Fiom-Cgil, e il cui campo d’azione riguarda sicurezza, sviluppo e sostegno al reddito. Ne parliamo con il presidente Gian Piero Cozzo.

«Ricordo che nel 2013, quando abbiamo dato vita all’E.B.M., sull’esito della bilateralità aleggiava una certa perplessità sia da parte delle aziende che delle organizzazioni sindacali. Ebbene, le abbiamo superate con i fatti, dando vita all’unico istituto di questo genere funzionante in tutta Italia, uno strumento utile sia ai lavoratori che alle imprese, invidiato dalle altre organizzazioni sindacali» sottolinea il presidente Cozzo, a sua volta imprenditore, alla guida della Lupano&Cozzo S.n.c. di Fubine, in provincia di Alessandria, specializzata in taglio a laser, piegatura e saldatura di lamiere.

Quali sono, nel dettaglio, le prestazioni offerte alle aziende?

«Ci sono quattro tipologie di contributi. La prima prevede 200 euro annui per apprendista per spese di formazione esterna. La seconda 210 euro una tantum al verificarsi della carenza di malattia in corso dell’anno. La terza 200 euro per visite mediche al di fuori del piano aziendale e infine sino al 50% delle spese di acquisto di un defibrillatore, fino ad un massimo di 900 euro».

E il tutto come si finanzia?

«Con 60 euro versati all’anno per ogni dipendente, ma il costo inizialmente stanziato dalle imprese viene poi erogato alle stesse aziende o ai dipendenti. L’E.B.M. non è a tutti gli effetti un costo, ma un’opportunità. Faccio un esempio: un’azienda con 15 dipendenti si trova a versare 900 euro l’anno, ma può riceverne sino a 1.050 come risultato di cinque eventi di “carenza di malattia” che copre l’Ente».

E per quanto riguarda i lavoratori, quali sono le prestazioni fornite?

«Ci sono otto casi. 200 euro annui per coloro che iscrivono i figli all’asilo nido; 300 per coloro che iscrivono se stessi e/o i figli all’università; 150 per contributo all’acquisto di libri scolastici per i figli iscritti alle scuole medie inferiori; 200 per contributo all’acquisto di libri scolastici per i figli iscritti alle scuole medie superiori - prestazioni, queste ultime due, per le quali abbiamo ricevuto un vero e proprio boom di richieste negli scorsi mesi -; 300 euro di contributo alla nascita o adozione di un figlio; 200 una tantum annui per coloro che usufruiscono dei permessi, ex Legge 104/1992, per se stessi, assistenza a figli, genitori, coniugi e fratelli non autosufficienti; 200 al mese, per un massimo di tre mesi, in caso di malattia continuativa che comporti il pagamento dell’aziende del 50% della retribuzione, e infine 200 euro per coloro che nel corso dell’anno civile abbiano subito un infortunio riconosciuto dall’INAIL, pari o superiore a 40 giorni».

Come possono essere richieste le prestazioni?

«Attraverso l’azienda che trasmette le richieste all’E.B.M. complete di documentazione. I requisiti necessari per ottenerle sono che l’azienda sia in regola con i versamenti dovuti all’Ente e che ci sia la documentazione prevista per le diverse prestazioni. Ma per avere più informazioni in merito si può consultare il sito dell’EBM, www.entebilateralemetalmeccanici.it, rivolgersi ai delegati sindacali, alle strutture territoriali Fiom-Cgil o alle strutture territoriali Confapi oppure all’azienda stessa».

Lei è anche presidente di Unionmeccanica Confapi, in queste settimane impegnata nella definizione del CCNL del settore metalmeccanico, che sarà in vigore sino al 2020 e che riguarda 38 mila aziende in Italia, che danno lavoro a 400 mila dipendenti. A che punto siete?

«Sono molto ottimista: credo che, se non ci saranno sorprese, a breve potremo arrivare alla firma. Abbiamo elaborato un accordo che tiene maggiormente conto di quella che è la struttura tipica delle aziende del mondo Confapi, delle loro esigenze e delle loro potenzialità. Parliamo di imprese generalmente di piccola e media dimensione, con peculiarità e necessità per forza di cose diverse rispetto alle realtà della grande industria. Sino al 2013 si prendeva il contratto stipulato da Federmeccanica e lo si teneva a modello: oggi non è più così, teniamo conto dell’identità delle nostre imprese e siamo vicini alle loro necessità».

Scarica la locandina E.B.M. “Contributi per lavoratori e aziende: quali sono e come ottenerli”

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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