Con l’Assemblea dello scorso 12 aprile, Confimi Emilia, che raccoglie le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, ha deliberato di uscire da Confimi Industria e di rientrare con tutte le sue categorie nel sistema Confapi. Si tratta di un’importante ricomposizione che ha per protagonista uno dei migliori ceti produttivi nazionali che ritrova la famiglia Confapi rafforzata, autonoma e battagliera nel difendere gli interessi e lo sviluppo delle Pmi private e quindi quello dell’intero sistema Paese.
La nuova Confapi Emilia vanta industrie competitive e andrà a rafforzare insieme a Confapi Industria Piacenza l’intera regione.
Il Presidente Casasco e il presidente Gorzanelli stanno già lavorando infatti all’individuazione di temi e istanze che valorizzino il nucleo produttivo di una regione come l’Emilia Romagna ancora esempio, anche a livello internazionale, di capacità imprenditoriale, attaccamento al territorio e rispetto del valore del lavoro.
Anier, l'associazione nazionale delle imprese edili di Confimi Industria, ha deliberato di uscire da Confimi Industria per entrare a far parte del sistema Confapi, integrando e rafforzando territori strategici in tutto l'ambito nazionale.
Si tratta di un ulteriore e importante consolidamento di una categoria che può costituire il vero volano di crescita dell’economia dell’intero Paese.
La crisi, i laccioli burocratici, l'incertezza normativa hanno inciso in maniera drammatica sul settore. Confapi intende quindi lavorare alacremente per far sì che siano attuate a tutti i livelli misure e azioni concrete che portino al rilancio del comparto, dando maggiore impulso anche al rafforzamento della rappresentanza negli enti bilaterali di settore a livello territoriale e nazionale.
Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (Feis), che fa parte del gruppo della Banca europea per gli investimenti, ha approvato finanziamenti pari a 73,8 miliardi in tutti i 28 Stati membri. Attraverso accordi con banche intermediarie, le Pmi dell’Unione Europea potranno usufruire di finanziamenti agevolati per investire in progetti infrastrutturali e innovativi. Tali accordi dovrebbero favorire investimenti volti a generare circa 150 miliardi di investimenti supplementari.
ll FEIS è il pilastro centrale del piano di investimenti per l’Europa. Mira a contrastare la mancanza di fiducia e di investimenti provocata dalla crisi economica e finanziaria, e a usare la liquidità detenuta da istituti finanziari, imprese e privati in un momento in cui le risorse pubbliche scarseggiano.
La Commissione collabora con il suo partner strategico, il gruppo della Banca europea per gli investimenti (BEI). Il FEIS sostiene gli investimenti strategici in settori chiave, quali le infrastrutture, l’efficienza energetica e l’energia rinnovabile, la ricerca e l’innovazione, l’ambiente, l’agricoltura, la tecnologia digitale, l’istruzione, la sanità e i progetti sociali. Inoltre, aiuta le piccole imprese ad avviare l’attività, crescere ed espandersi, fornendo capitale di rischio.
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