L’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha pubblicato un vademecum “anti inganni” per mettere in guardia le aziende da eventuali richieste truffaldine di pagamento.
L’Autorità spiega nel dettaglio quali siano attualmente le principali tipologie di richieste ingannevoli che vengono adoperate per frodare le aziende, in particolare, le Pmi e le micro imprese. Fra le truffe più comuni c’è quella del bollettino di pagamento precompilato con i dati aziendali: le aziende vengono contattate in un momento in cui si aspettano di ricevere un avviso di pagamento/fattura e quindi il mittente “finge” di essere il soggetto cui il versamento è dovuto.
Il vademecum fornisce anche alcuni preziosi elementi di valutazione che devono far insospettire le imprese destinatarie delle richieste fornendo opportuni consigli operativi per evitare di cadere nel raggiro. Fra le aziende più a rischio truffa ci sono quelle di nuova costituzione che devono assolvere all’obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese. I professionisti del raggiro dispongono, infatti, dei nominativi delle imprese neo costituite cui indirizzano bollettini precompilati di conto corrente postale, celando la propria reale identità e lasciando intendere che il pagamento sia dovuto proprio per l’assolvimento di obblighi giuridici relativi all’iscrizione al Registro delle Imprese.
Nel documento dell’Antitrust viene riportata una serie esemplificativa di modelli e lettere che sono stati accertati come richieste fraudolente ed ingannevoli affinché le aziende possano prenderne nota evitando quindi la truffa.
SCARICA IL VADEMECUM PER DIFENDERSI DALLE TRUFFE
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it
Dall’Antitrust un vademecum “anti inganni” per proteggere le aziende
06.03.2017