Il segretario generale Roberto Crosta anticipa per Confapi le linee guida dell’intervento straordinario nel bilancio 2020 di Piazza Insurrezione. «Le risorse? Servivano già ieri»
Piazza Insurrezione mette sul piatto 6,5 milioni per la ripresa del tessuto economico del territorio, approvando una variazione del bilancio dell’ente che consente di destinare 2,7 milioni di euro in più a favore delle imprese rispetto a quanto preventivato a dicembre 2019 (con un incremento delle risorse del 73%). Un risultato accolto con un lungo applauso da parte dei consiglieri camerali che avevano vissuto come una sconfitta la battuta d’arresto del periodo pre-Covid, quando il Governo aveva congelato una parte importante degli stanziamenti della Camera padovana. «Con quest’ulteriore sforzo economico sul bilancio 2020 raddoppiamo di fatto gli interventi a favore delle imprese rispetto a quanto stanziato inizialmente. È un modo concreto per contribuire a iniettare fiducia nelle nostre imprese così duramente colpite da questa emergenza» afferma il Segretario generale Roberto Crosta.
I fondi destinati alle imprese, tra 2019 e 2020, sono arrivati così a 10 milioni di euro (3,5 nel 2019 e 6,5 quest’anno), i risultati dell’esercizio 2019 hanno portato a un nuovo avanzo economico complessivo di 378.125 euro. Nel frattempo la voce “Interventi economici” del bilancio camerale 2019 fotografa un raddoppio degli stanziamenti a favore della crescita e sviluppo dell’economia locale rispetto al quinquennio 2014-2018: dai poco più di 1,8 milioni di euro di fondi destinati nel 2018 si è infatti saliti agli oltre 3,5 milioni dell’anno scorso per raggiungere appunto i 6,5 milioni durante questo 2020.
Come saranno utilizzate queste risorse supplementari?
«Abbiamo pensato a tre linee. La prima prevede una serie di bandi destinati alle imprese che andranno dall’innovazione tecnologica alla green economy e ai sistemi di sicurezza, sino a un bando che appronteremo assieme alla Regione Veneto sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, fino al credito, intervenendo sul conto interessi e sul costo per le pratiche. La seconda linea coinvolge il mondo delle associazioni di categoria, istituendo uno sportello di aiuto, uno sportello dedicato all’innovazione digitale e uno alla ripartenza. Infine, la terza linea coinvolge ancora le associazioni, ma anche i comuni, e riguarda l’area del commercio e la rigenerazione urbana».
Ci può anticipare come saranno ripartite le risorse?
«A grandi linee possiamo dire che circa 2,5 milioni di euro saranno destinati ai bandi per le imprese, 550 mila euro agli sportelli decentrati presso le associazioni e 400 mila euro riguarderanno distretti del commercio e rigenerazione urbana. Poi c’è la questione dell’internazionalizzazione, a cui, in un territorio come il nostro fortemente vocato all’export, non possiamo che tenere molto: Promex potrà contare su circa 1,3 milioni per le sue azioni. Infine ci sono altre voci di minor conto, le macro-voci sono quelle elencate».
Un risultato reso possibile grazie all’aumento del diritto camerale?
«Soltanto parzialmente. L’aumento dei diritti camerali del 20% porta nelle casse dell’Ente circa 1,5 milioni, ed è stato votato all’unanimità da entrambi gli organi collegiali della Camera a fronte della promessa che i fondi ottenuti sarebbero tornati alle imprese tramite bandi e stimoli allo sviluppo del territorio. Gli altri 5 milioni arrivano dal bilancio della Camera».
Che tempistiche ci sono perché quanto stanziato arrivi alle imprese?
«Vi anticipo che i primi due bandi sono stati già approvati nella giunta di martedì, vale a dire quello della green economy e della videosorveglianza e a breve potremo fornire tutti i dettagli per partecipare. Per gli altri c’è l’impegno pubblicarli tutti entro il mese di luglio. Faremo partenze scaglionate per non intasare i nostri sistemi rendicontativi, ma la tabella di marcia è segnata».
Anche perché, e voi sicuramente ne avrete il polso meglio di tutti, le aziende hanno assoluta urgenza di liquidità.
«È così, e proprio per questo abbiamo la necessità di mettere in circolo le risorse quanto prima. Già “ieri”, se fosse possibile. La città sta avviando una fase molto delicata in cui è importante che gli attori della società civile, insieme alla Camera di Commercio e al sistema produttivo, possano ricostruire un clima di fiducia e far nascere nuove opportunità».
TUTTI LE MISURE E I BANDI CAMERALI DIVISI PER ATTIVITA' DI IMPRESA E REGIONE SONO RACCOLTI NEL PORTALE DEDICATO "RIPARTIRE IMPRESA"
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova