Il via libera di Camera e Senato ha sbloccato il decreto Aiuti bis da 17 miliardi, che - tra le altre voci - contiene anche le modifiche al superbonus, emendamento riformulato del governo per giorni e che aveva bloccato l’iter del Parlamento.
Il Decreto Aiuti bis implementa una serie di misure già varate in materia di energia, politiche sociali e industriali per contrastare gli effetti economici della crisi.
Questi i principali interventi:
- azzeramento oneri generali di sistema nel settore elettrico per il quarto trimestre 2022;
- riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas per il quarto trimestre 2022;
- proroga al contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale;
- proroga del taglio accise sui carburanti;
- rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas;
- estensione ad ulteriori categorie di lavoratori dell’indennità una tantum da 200 euro;
- rifinanziamento del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi;
- esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti;
- anticipo della rivalutazione delle pensioni all’ultimo trimestre 2022.
Previste infine ulteriori misure per agevolare le imprese e investimenti in aree di interesse strategico, oltre che il rifinanziamento dei contratti di sviluppo industriale.
Tra le modifiche introdotte in sede di discussione, quella sul Superbonus. I vincoli sulle cessioni dei crediti fiscali sono stati leggermente allentati, configurando la responsabilità solidale dei cedenti/cessionari solo in caso di dolo e colpa grave per i crediti relativi ai lavori successivi all’inserimento dell’asseverazione (decreto di novembre 2021). Limitando cioè la responsabilità per tutte le altre situazioni. L’emendamento riformulato prevede che venga cancellata la responsabilità solidale, sempre, per i cessionari di crediti da superbonus e per i cessionari dei crediti collegati ad altri bonus edilizi se generati dopo il decreto Antifrode. Per quelli precedenti al decreto Antifrode viene comunque cancellata la responsabilità solidale solo in presenza di asseverazione. Come detto, resta ferma la responsabilità per dolo o colpa grave.
Tra le modifiche in emendamento, anche un pacchetto di interventi in ambito lavorativo. Per i fragili e i genitori di figli fino a 14 anni c’è la proroga a fine anno del diritto allo smart working che era scaduto in estate e non era entrato nel provvedimento originale, spinto dal ministro Orlando. C’è poi una prospettiva di stabilizzazione per i tecnici del Pnrr: ai tempi determinati basteranno una valutazione positiva e un colloquio per restare dopo il 2027. Prevista anche una proroga immediata per i direttori generali della pubblica amministrazione che hanno progetti del Piano da attuare e contratto in scadenza entro fine anno.
Per tutti i dettagli è possibile consultare il Decreto.
Ufficio Stampa Confapi Padova