Il presidente di Confapi Padova Carlo Valerio sull’incontro tra i vertici della Confederazione delle piccole e medie industrie e Cgil, Cisl e Uil: «Mettendo al centro il lavoro e il contratto nazionale è stata valorizzata la nostra posizione: è un passo verso il contratto unico per tutti i lavoratori di tutte le categorie».
«E’ positivo che il confronto tra Confapi e sindacati abbia coinvolto tutte e tre le delegazioni ed è ancor più positivo che si stia operando per raggiungere una base contrattuale la più ampia possibile: è stata in questo modo ripresa e valorizzata la nostra posizione, volta a mettere al centro il lavoro nella sua accezione più generale». E’ il commento di Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova e membro del Consiglio nazionale di Unionmeccanica all’incontro avvenuto giovedì 3 marzo a Roma tra il presidente della Confederazione della piccola e media industria Maurizio Casasco e le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil, guidate dai Segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo.
«Le parti hanno convenuto sul fatto che il contratto nazionale rimanga il punto di riferimento e di partenza per i contratti di secondo livello, in particolare per quelli territoriali, considerando l’aspetto dimensionale delle pmi, ed è un ulteriore importante aspetto da considerare, anche se rimango dell’idea che ci si debba spingere ancora più in là, nella direzione del contratto unico, valido per tutti i lavoratori e tutte le categorie, un’ulteriore semplificazione che avrebbe effetti indubbiamente benefici per il mondo del lavoro» prosegue Valerio. «Sono completamente d’accordo col presidente Casasco quando sostiene che per contribuire a portare soluzioni favorevoli ai lavoratori dal punto di vista fiscale occorra chiedere al Governo che una parte degli aumenti salariali che sarà loro data usufruisca di una decontribuzione. Per l’Inps e l’Erario questo non comporterebbe perdite, mentre ai nostri lavoratori entrerebbero in tasca più soldi. Ma penso che sia necessario arrivare a detassare anche gli straordinari e i premi, un’operazione a costo zero che agevolerebbe aziende e dipendenti».
Nel corso dell’incontro, che sarà seguito da un nuovo momento di confronto lunedì 14 marzo, i sindacati confederali hanno apprezzato il fatto che Confapi sia stata la prima organizzazione datoriale ad aver avviato una discussione sulla piattaforma unitaria “Un moderno sistema di relazioni industriali”, presentata a febbraio da Cgil, Cisl e Uil, ritenendola un’utile e positiva base di partenza per dare moderne relazioni industriali al Paese. E’ stata ribadita la volontà di confermare gli accordi su rappresentanza e rappresentatività già sottoscritti e utili a dare ordine alle relazioni tra le parti. Vi è stata anche ampia convergenza sulla necessità di mettere al centro il lavoro come bene comune e come colonna portante della sostenibilità del nostro Paese, superando le logiche tradizionali di mera discussione contrattuale in una visione più ampia che individui nuovi modelli e soluzioni capaci di valorizzare il fondamentale ruolo delle parti sociali.
Confapi ha particolarmente apprezzato i richiami, all’interno della Piattaforma sindacale unitaria, alla specificità dimensionale nonché al tema della detassazione e decontribuzione, con particolare riferimento al welfare contrattuale. Il tutto finalizzato alla crescita della manifattura e dell’occupazione. Molti elementi di partenza comuni che permettono di ipotizzare tempi di conclusione non troppo lunghi.
Nella foto Furlan, Barbagallo Casasco e Camusso
Diego Zilio
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