43^ provincia in Italia per gli stipendi, 45^ nella graduatoria della qualità della vita
La busta paga è quella che è e nemmeno nella qualità della vita si primeggia. Anzi. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha messo a confronto i dati relativi agli stipendi-medi in tutta Italia, elaborati da Job Pricing (forte di 350.000 utenti) e la fotografia “statistica” della classifica della qualità della vita del Sole24ore, che monitora costantemente la situazione analizzando “Tenore di vita”, “Servizi & Ambiente”, “Affari & Lavoro”, “Ordine pubblico”, “Popolazione” e “Tempo libero”. Ecco, più nel dettaglio, cosa emerge.
STIPENDI, VENETO OTTAVO. La Lombardia guarda tutti dall’alto in basso, forte di una retribuzione annua lorda (“ral”) di 31.179 euro. Il Veneto si piazza all'ottavo posto tra le regioni italiane con 28.803 euro lordi pro capite. Si comportano meglio tutte le altre realtà settentrionali (tranne il Piemonte, attestato sul nono gradino con 28.428 euro). Il Trentino Alto Adige strappa la seconda posizione con 30.803 euro, davanti all'Emilia Romagna che conquista la medaglia di bronzo, in forza di una "ral" pari a 29.894 euro. La classifica delle province riflette, nelle posizioni di testa, quella della regioni. In vetta figura, infatti, Milano, con 34.508 euro (più di tremila euro rispetto alla media lombarda). La piazza d’onore va a Bolzano, con 32.897 euro, davanti a Genova, dove lo stipendio medio risulta pari a 31.404 euro. Per trovare la prima provincia veneta bisogna scendere al decimo posto, dove si situa Verona (30.207). Sotto la retribuzione media veneta le altre: Treviso (25° piazza), può contare su 28.734 euro lordi pro capite, Venezia (37^) su 28.013 euro, Rovigo (41^) su 27.777 euro, Padova (43° posto) su 27.604 euro (-4,2% rispetto alla media regionale veneta).
POCHI GIOVANI IMPRENDITORI. E per quanto riguarda la qualità della vita? In questo caso le classifiche del “Sole” sono relative al 2014. In quanto a patrimonio medio, e quindi ricchezza delle famiglia, occupa la 22esima posizione su 107 province italiane. Bene anche i consumi: a Padova in media ogni famiglia spende 2.336 euro l’anno per la spesa. Male invece i prezzi delle case, considerati ancora troppo alti. Sempre dal punto di vista economico il chiaroscuro arriva dai dati del lavoro: bene per il tasso di occupazione, è al 65,40%, il quindicesimo più alto d’Italia. Male invece il tasso di giovani imprenditori: su mille padovani tra i 18 e i 29 anni solo 38,7 sono imprenditori. I giovani padovani, a quanto risulta dalle statistiche, preferiscono emigrare: Padova è 90esima per il rapporto tra nuovi iscritti e cancellazioni all’anagrafe. Alti i dati relativi alla microcriminalità. Per scippi e borseggi denunciati Padova è 93^ nella graduatoria della qualità della vita in Italia. Nel 2013 ci sono state 315 denunce ogni 100 mila abitanti, un tasso addirittura superiore a quello registrato in diverse città del Sud Italia, come Messina, Palermo e Napoli. Male anche il tasso di appartamenti svaligiati: Padova è al 75# posto in Italia, mentre per il numero di rapine si posiziona 70^.
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it
E’ UNA PADOVA DA META’ CLASSIFICA
01.12.2015