Ribaltoni e controribaltoni in Regione: rientra Barison, esce Pan. Zaia: «Un assessore per provincia, in qualche caso anche due»
Sarà questa la composizione definitiva del Consiglio regionale? Si è votato il 31 maggio. Lunedì 15 giugno da Palazzo Ferro Fini, sede del consiglio regionale del Veneto, c’è stato un primo ribaltone: in sei sono usciti e sei sono entrati. Venerdì 19 altro colpo di scena: altri cinque dentro e cinque fuori. Che sia finita?
All’indomani delle elezioni il primo conteggio informale registrava l’esclusione di consiglieri dei tosiani Maurizio Conte e Marino Zorzato. Ne erano seguiti ricorsi e in Corte d’Appello avevano rifatto i conti sulla base dei verbali giunti dai singoli Tribunali. Così si è arrivati a lunedì scorso quando dalla Corte d’Appello è arrivata la prima ufficiale proclamazione degli eletti con il verbale che escludeva sei consiglieri inizialmente dati per eletti (Tiberio Businaro della Lista Zaia, Ilaria Padoan di Indipendenza Noi Veneto, Massimiliano Barison di Forza Italia, Alessandra Buzzo di Veneto civico, Leonardo Muraro della Lista Tosi e Massimo Mancini di Area popolare), facendo entrare a palazzo Ferro Fini altri sei consiglieri (Gabriele Michieletto della Lista Zaia, Franco Roccon di Indipendenza Noi Veneto, Otello Bergamo di Forza Italia, Pietro Dalla Libera di Veneto civico, Maurizio Conte della lista Tosi, e Marino Zorzato di Ap). Alcuni degli esclusi, come Barison, avevano protestato presentando istanza alla Corte d’Appello. Motivo: per l’attribuzione dei resti l’Ufficio centrale regionale della Corte d’Appello aveva preso la cosiddetta cifra elettorale delle coalizioni, mentre andava considerata quella delle liste.
Venerdì 19 giugno la Corte d’appello, con un «atto di autotutela», è tornata a convocarsi, ha preso atto che «appare evidente l’errore in cui è incorso questo Ufficio» e ha annullato la precedente proclamazione degli eletti. Con un nuovo verbale ha comunicato i successivi cambi. A Padova entrano (anzi torna) Massimiliano Barison (Forza Italia), al posto di Giuseppe Pan (Lega Nord).
Tutto ha origine dalla nuova legge elettorale, che ha ridotto da 60 a 51 i consiglieri e che ha stabilito la quota di eletti per ciascuna provincia (9 dappertutto, tranne Rovigo e Belluno con 2 a testa). Il caos si è verificato sull’attribuzione dei resti. Ma pare ci siano migliaia di schede contestate. Potrebbe, insomma, non essere finita qui. E questo potrebbe far slittare i tempi per la proclamazione della Giunta. Il presidente Luca Zaia ha affermato: «Per la costituzione della nuova giunta regionale aspettiamo la proclamazione degli eletti, per capire definitivamente chi farà parte del consiglio regionale, e poi vareremo l’esecutivo in una settimana, al più tardi entro 10 giorni. Ci sarà un assessore per provincia, in qualche caso anche due».
Ecco i padovani in Consiglio regionale.
- LISTA ZAIA:
- Padova - Fabrizio Boron, Luciano Sandonà.
- LEGA NORD:
- Padova - Roberto Marcato.
- FORZA ITALIA:
- Padova - Massimiliano Barison.
- LISTA TOSI:
- Padova - Maurizio Conte.
- NCD AREA POPOLARE :
- Padova - Marino Zorzato.
- PARTITO DEMOCRATICO:
- Padova - Pietro Ruzzante, Claudio Sinigaglia.
- MOVIMENTO CINQUE STELLE:
- Padova - Jacopo Berti.
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it
ECCO CHI SONO I NOVE PADOVANI ELETTI IN CONSIGLIO REGIONALE
22.06.2015