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ECCO COME SARÀ IL NUOVO OSPEDALE DI PADOVA: IL PIÙ GRANDE D’ITALIA

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Presentato il progetto, costerà 871 milioni, con i cantieri chiusi nel 2031. Nel futuro la sanità padovana potrà contare su due poli ospedalieri: quello di via Giustiniani e quello di Padova Est. Zaia:  «Non sarà un ospedale solo per la città, la cui funzione sarà retta principalmente dal Giustinianeo, ma un Policlinico internazionale, arricchito da una ambiziosa Torre della Ricerca. Sarà ricordato come uno dei più grandi interventi della sanità internazionale».

 

Qui le slides della presentazione del progetto

 

Un progetto del costo di 871 milioni di euro. Nel futuro la sanità padovana potrà contare su due poli ospedalieri: il vecchio Polo di via Giustiniani, che sarà sottoposto a un totale restyling, con una dotazione di 719 posti letto (a interesse locale) e il nuovo Polo di Padova Est, con una dotazione di 963 posti letto, di cui 90 di terapia intensiva, un HUB di alta specialità e un HUB interregionale. Con la presentazione pubblica del progetto di fattibilità è scattata la galoppata che porterà alla realizzazione del nuovo Polo della Salute di Padova Est.

«Oggi è una giornata storica, perché si parte con questa grande operazione al termine della quale sarà nato uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale, con un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo polo italiano per numero di posti letto, superando i 1.680. Nel nuovo Ospedale di Padova Est avremo 90 terapie intensive, 45 sale operatorie e la grande realizzazione della Torre della Ricerca con 7 miliardi di investimento. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e a pazienti da tutto il mondo». Così ha presentato il progetto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto alla presentazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del Nuovo ospedale di Padova, affiancato dalla rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli e dal sindaco Sergio Giordani.

«Il nuovo ospedale andrà a realizzarsi contemporaneamente al grande master plan di rifacimento del “vecchio” ospedale civile, che resterà completamente ristrutturato nel centro padovano», ha aggiunto Zaia. «Il nuovo ospedale ha una struttura di base che, tra nove anni, di sicuro non sarà obsoleta, perché tutto il contenuto, strumenti, macchinari e quant’altro, sarà quello dell’ultimo miglio, dell’ultimo momento, cioè il migliore possibile. Non sarà un ospedale solo per la città, la cui funzione sarà retta principalmente dal Giustinianeo, ma un Policlinico internazionale, arricchito da una ambiziosa Torre della Ricerca. Sarà ricordato come uno dei più grandi interventi della sanità internazionale. Aggiungo che un medico che si laurea oggi possa guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera».

I DETTAGLI DEL PROGETTO: POLO DA 1.680 POSTI LETTO, CON 45 SALE OPERATORIE

Il Polo di Padova Est disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari inserita nel quadrante est della Città di Padova e si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients, una torre della ricerca e un polo dei servizi. Sarà un ospedale assolutamente green, in classe A3.

Unirà in una serie di edifici la parte di cura con apposite aree dedicate alla ricerca: ci sarà una Torre della Ricerca, di sette piani, con laboratori e tecnologie altamente innovative. Il progetto di fattibilità ha avuto il contributo di 9 gruppi di lavoro tematici con 70 professionisti interni all’ azienda sanitaria e un raggruppamento di progettisti esterni di oltre 120 ingegneri e architetti. Confortevole (per l’accoglienza e la cura del paziente), tecnologico (per la cura, la ricerca, l’attività dei lavoratori), sostenibile (edificio ad elevate prestazioni energetiche classe A3 e per la scelta dei materiali e delle tecnologie): saranno i tre aggettivi chiave del Polo di Padova Est.

Le sale operatorie saranno 45 dotate di elevata tecnologia: sale ibride, sale angiografiche, sale operatorie IORT, sale endoscopiche, le sale con robot e apparecchiature diagnostiche d’avanguardia (RX, TAC, RMN, eco, PET-CT, PET-RM, ecc.). A corredo dell’attività assistenziale, è prevista la realizzazione della Torre della Ricerca inserita nel complesso ospedaliero dove l’attività universitaria integrerà con la ricerca, la didattica e il trasferimento tecnologico.

Il Polo Giustiniani con una dotazione di 719 posti letto, avrà il Pronto Soccorso principale, mentre il Polo di Padova Est con una dotazione di 963 posti letto, di cui 90 di terapia intensiva, avrà un HUB di alta specialità e un HUB interregionale.

L’ORGOGLIO

«Con orgoglio la Regione Veneto ha lanciato questo progetto ambizioso, per sviluppare una progettualità in sanità di assoluto rilievo, con fianco l’Università di Padova ed il Comune di Padova, oltre all’apporto davvero importante della scuola di medicina padovana. Ringrazio le istituzioni e tutti i professionisti della sanità - oltre alle ditte coinvolte- che proseguiranno con noi questo cammino, per consegnare al nostro territorio un progetto, un ospedale, che diverrà un simbolo per efficienza e capacità di cura».

Qui le slides della presentazione del progetto

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

 

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