Sottoscritta l’ipotesi di accordo, che interessa 60 mila lavoratrici e lavoratori. Confapi inoltre ha preso parte all'incontro tra il governo e le associazioni di impresa a Palazzo Chigi in materia di sicurezza sul lavoro. Giorgio Delpiano, Presidente Confapi Aniem: «D’accordo su molti aspetti, ma la patente a punti aumenta solo la burocrazia».
Sottoscritta l’ipotesi di accordo, che interessa 60mila lavoratrici e lavoratori, per il rinnovo del CCNL Edilizia tra le organizzazioni sindacali FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil e la Confapi Aniem, a seguito dell’accordo raggiunto sul salario lo scorso 11 ottobre 2022.
Soddisfatte le organizzazioni sindacali, che considerata la particolare situazione storica e politica giudicano il rinnovo un risultato positivo. «Un rinnovo che punta soprattutto alla qualificazione del settore – dichiarano per i sindacati i Segretari nazionali Sannino, Raghitta, Di Franco - attraverso il riconoscimento delle professionalità dei lavoratori con un più massiccio ricorso alla formazione, alla specializzazione e alla competenza dell’impresa. Un ruolo importante, come sempre, è rappresentato dalla formazione dei lavoratori in particolare sulla sicurezza, unita ad un sistema premiale per le imprese virtuose che contribuiscono alla riduzione del fenomeno del sotto inquadramento dei lavoratori, in una logica di contrasto efficace al dumping contrattuale».
Soddisfazione condivisa anche da Confapi Aniem. Il Presidente Giorgio Delpiano sottolinea l’importanza di aver riattivato «un confronto costruttivo e di aver condiviso accordi migliorativi anche per l’attività delle aziende. In questo senso riteniamo particolarmente rilevanti le intese su apprendistato, Evr, bilateralità e equivalenza delle tutele normative ed economiche del CCNL Confapi Aniem in attuazione dell’art.11 del Codice Appalti».
Il 26 febbraio, il Presidente Delpiano ha invece partecipato ad un incontro a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali sulle misure che l’Esecutivo intende adottare in materia di sicurezza sul lavoro. Nel corso dell’incontro, Confapi Aniem ha evidenziato anzitutto come il settore non abbia bisogno di ulteriori proliferazioni normative né di meccanismi che sostanzialmente appesantiscono l’attività delle imprese senza produrre reali benefici in termini di sicurezza (badge, ulteriori esasperazioni degli indici di congruità, patente a punti, ecc,).
Viceversa, è stata condivisa l’esigenza di estendere al settore privato alcuni principi previsti dal Codice Appalti, introducendo soprattutto un sistema di qualificazione anche per il settore privato (seppur semplificato rispetto ai lavori pubblici) valutando, in particolare, la presenza di manodopera adeguata rispetto agli interventi da realizzare.
Fra le altre istanze avanzate dall’Associazione, la responsabilizzazione dell’ente committente nel coordinamento dei lavori, la previsione di tempistiche congrue all’esecuzione dell’opera, l’applicazione del CCNL edile (uno tra quelli comparativamente più rappresentativi) a tutti gli interventi a connotazione prevalentemente edile, la detassazione delle spese sulla sicurezza.
Il Governo ha confermato l’intenzione di adottare misure specifiche già nel Consiglio dei Ministri programmato al termine dell’incontro con le Parti sociali, da inserire nel decreto sul Pnrr, ma ha manifestato disponibilità al confronto preannunciando l’intenzione di riprendere il tavolo di interlocuzione nei prossimi giorni.
Nel “pacchetto” di norme saranno presenti disposizioni per il rafforzamento delle ispezioni, l’inasprimento delle sanzioni civili, il ripristino del reato penale in caso di somministrazione illecita di manodopera, l’applicazione dei CCNL più rappresentativi per il personale impiegato nell’appalto e nell’eventuale subappalto, l’istituzione della “patente a punti” rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro con decurtazione dei “crediti” in base ai provvedimenti definitivi emanati nei confronti del datore di lavoro, dei dipendenti e preposti dell’impresa (saranno esentate le imprese attestate Soa).
Ricordiamo che, nel corso del Consiglio dei Ministri svoltosi il 21 febbraio u.s., il Ministro del lavoro e delle politiche sociali aveva presentato un’informativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, a seguito del grave incidente accaduto a Firenze. Il Ministro aveva evidenziato, in particolare, i dati sull’attività ispettiva effettuata nel corso del
2023 nell’ambito del settore edile:
- su un totale di 92.658 accessi, 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all’anno precedente;
- per quanto riguarda gli accessi ispettivi in edilizia, il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l’85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%;
- secondo l’ultimo rapporto Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%).
(Fonte: Confapi Aniem)
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