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EFFICIENZA ENERGETICA, LA RIVOLUZIONE SOFT CHE FA BENE ANCHE ALLE IMPRESE

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In occasione dell’incontro “L’efficienza energetica nelle piccole e medie imprese - Opportunità e strumenti per le PMI”, in programma venerdì 24 novembre abbiamo intervistato Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento Efficienza Energetica di ENEA. «Ecco come le imprese possono ridurre il loro impatto ambientale, risparmiare sui costi e migliorare la loro competitività».

 

“L’efficienza energetica nelle piccole e medie imprese - Opportunità e strumenti per le PMI”. È questo il titolo dell’incontro organizzato venerdì 24 novembre (Villa Italia, via San Marco, Padova, dalle ore 15) da Confapi Padova ed ENEA - Agenzia nazionale per l’Energia, le nuove tecnologie e lo sviluppo sostenibile. Con l’occasione abbiamo intervistato l’ingegner Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento Efficienza Energetica di ENEA, che ci anticipa quali saranno i temi trattati. Al centro le PMI, tra le protagoniste del percorso verso la neutralità climatica, dato che il loro consumo energetico - sebbene relativamente basso a livello singolo - è elevato se considerato collettivamente. L’efficienza energetica rappresenta una sfida rilevante per le PMI, ma è frenata da barriere tecniche ed economiche. Ad ENEA è affidato il compito di attuare, di concerto con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), un piano di sensibilizzazione per superare tali barriere, che arte dall’esecuzione delle diagnosi energetiche nei siti produttivi.

 

Quali sono le principali sfide che le PMI affrontano nell’implementazione di politiche di efficienza energetica e come possono essere superate?

«L’incremento dell’efficienza energetica nei comparti produttivi è essere uno dei capisaldi del nuovo Green Deal Europeo, introdotto dall’Unione Europea per raggiungere lo sfidante obiettivo di una quasi totale decarbonizzazione dell’economia al 2050.  Ancora oggi, difatti, l’industria è responsabile del 20% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione Europea. Per raggiungere l’obiettivo al 2050 è necessario, quindi, un forte cambio di paradigma nella gestione dei processi produttivi (da un modello di tipo lineare ad uno circolare) e nella produzione, distribuzione ed uso dell’energia, con particolar attenzione all’uso efficiente della stessa. In questo contesto l’efficienza energetica continua, e lo farà sempre di più, a ricoprire un ruolo chiave e trasversale in tutti i processi produttivi, sia in ambito industriale che in ambito terziario.

Il quadro per le politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030 adottato dal Consiglio europeo, prevede come obiettivi chiave una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990), una quota almeno del 32% di energia rinnovabile e un miglioramento almeno del 32,5% dell'efficienza energetica. In questo scenario è necessario adattare le politiche di efficienza energetica alle dimensioni e all’attività delle aziende target. Le PMI quindi hanno necessità in primis di conoscere i loro consumi e analizzarli in modo oggettivo. Tale risultato si può ottenere attraverso la redazione della diagnosi energetica.

Le PMI, nonostante le loro dimensioni, rappresentano collettivamente una parte sostanziale del consumo energetico. Implementando pratiche di efficienza energetica, queste aziende possono non solo ridurre il loro impatto ambientale, ma anche ottenere significativi risparmi sui costi e migliorare la loro competitività complessiva».

 

Durante l'evento, saranno presentati gli strumenti ENEA dedicati alle PMI, come il tool e le linee guida pratiche per la redazione della diagnosi energetica. Quali vantaggi concreti possono ottenere le PMI utilizzando tali strumenti nella gestione del loro consumo energetico?

«I prodotti e gli strumenti messi a disposizione da ENEA forniscono un supporto rapido e concreto per avvicinarsi, senza costi, all’informazione e formazione sul tema dell’efficienza energetica, alla valutazione dei consumi e alla conoscenza degli interventi tecnologici che possono essere realizzati sulla propria struttura per migliorare la performance energetica, ridurre gli sprechi e migliorare il comfort lavorativo».

 

In che modo il progetto H2020 LEAP4SME, di cui si tratterà nell’incontro a Villa Italia, può contribuire a migliorare l’efficienza energetica nelle PMI e quali sono i risultati finora raggiunti?

«Il progetto si propone di identificare i principali ostacoli per sfruttare il potenziale delle misure di efficienza energetica attraverso raccomandazioni dello strumento della diagnosi energetica, di proporre soluzioni ai decisori politici per programmi di efficienza energetica con benefici energetici e non energetici, di mobilitare e informare le parti interessate private sulle opportunità esistenti, facilitando il dialogo con i responsabili politici.

Un altro aspetto importante è coinvolgere le parti interessate nel dibattito in corso per una nuova definizione di PMI all’interno dell’articolo 8 della Direttiva sull’efficienza energetica».

 

Negli ultimi mesi, molte imprese hanno sperimentato un aumento significativo dei costi energetici. Quali i benefici per una PMI che avvia progetti di efficienza energetica?

«Ce ne sono diversi e tutte importanti per una PMI. A partire dall’innovazione dei processi produttivi: possono derivare tanti vantaggi dal risparmio energetico, se lo vediamo come un trampolino di lancio per un percorso di sostenibilità più ampio fino ad arrivare all’introduzione di processi di economia circolare. Ci sono poi gli effetti positivi sull’ambiente: l’attenzione alla sostenibilità è un tema che trova sempre più attenzione da parte dei clienti finali. Basti pensare al settore alberghiero, in cui il cliente che è sempre più attento a questo aspetto e orienta le sue scelte anche in base a quanto è sostenibile una struttura. Infine, una maggiore attrattività per i fondi di investimento, sempre più attenti agli indicatori ESG».

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

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