In quasi 1.900 in lizza l'8 e il 9 giugno per un posto da consigliere, possibili 4 ballottaggi a Selvazzano, Rubano, Monselice e Cadoneghe. Otto i paesi che avranno una sola lista nella scheda. Sposato si candida a Rubano, dove il centrosinistra si spacca, a Cadoneghe Schiesaro ci riprova ma in tre provano a sbarrargli la strada. Partiti assenti nei paesi più piccoli, nella tornata del 2019 i candidati erano una trentina in più.
In lizza ci sono 115 candidati sindaco, per 52 Comuni chiamati al voto l’8 e 9 giugno. Si rinnova circa la metà delle amministrazioni padovane. Quattro le sfide nei comuni con popolazione superiore ai quindicimila abitanti: Selvazzano Dentro, Rubano, Monselice e Cadoneghe, con possibile ballottaggio domenica 23 giugno tra i due sfidanti che avranno raccolto il maggior numero di voti. Qualora però al primo turno uno dei candidati conquistasse il 50% più uno dei consensi sarebbe proclamato sindaco al primo turno. A sostenere i candidati 145 liste totali, che schierano in tutta la provincia un esercito di 1.851 candidati consiglieri. Il calo degli aspiranti sindaci è evidente: nel 2019 i candidati erano 144 (a onor del vero, erano 55 le municipalità al voto, tre in più, ma un Comune, Santa Caterina d'Este, è nato da poco dalla fusione tra Carceri e Vighizzolo d'Este).
GLI 8 MONO-LISTA
Non solo, sono comunque 8 i paesi che avranno una sola possibilità di scelta nella scheda per il voto: aumenta la schiera di Comuni patavini mono-lista, obbligati a un mandato di governo senza opposizione e costretti, già in prima battuta, a dover scongiurare il mancato quorum, che peraltro le leggi hanno abbassato per evitare un boom di commissariamenti (era al 50% più uno, ora è al 40%5 più uno). E anche su questo aspetto occorre interrogarsi: l’impegno politico non è così diffuso, troppi i sacrifici richiesti e le difficoltà che si presentano agli amministratori una volta eletti. Gli 8 comuni mono-lista? Masi, Piacenza d'Adige, Urbana, Sant'Elena, Candiana, Arre, Villa del Conte e Massanzago: municipalità perlopiù da pochi abitanti, anche se fa specie che – prendendo ad esempio i 6 mila residenti di Massanzago – anche in centri più popolosi non si riesca a trovare un'alternativa. Tornando indietro a cinque anni fa, va detto che alcune di queste realtà erano nella stessa situazione di oggi: è il caso di Piacenza d'Adige, Urbana, Masi e Arre. Insomma, il trend non s'è raddrizzato, anzi.
TANTE CIVICHE, POCHI PARTITI
A livello generale, tolti i quattro grandi Comuni, la corsa elettorale si risolve tra realtà civiche. Rarissimi, infatti, sono i simboli dei partiti: fanno eccezione in maniera evidente i Fratelli d'Italia a Saccolongo (per Gastaldello), Lega e FdI a Fontaniva (Rodeghiero), Forza Nuova a Bagnoli di Sopra (Leardini), Rifondazione Comunista ad Anguillara Veneta (Magnarello).
LE SFIDE PRINCIPALI
Nei comuni con più residenti è curiosa la situazione di Monselice, dove la sindaca leghista Giorgia Bedin deve fronteggiare, oltre al progressista Giannino Scanferla, un rivale interno al centrodestra: Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno infatti dato il via libera alla candidatura del coordinatore provinciale azzurro Luca Callegaro, sindaco uscente di Arquà Petrarca.
Centrodestra diviso pure a Selvazzano Dentro, dove si elegge il sindaco dopo dieci mesi dal commissariamento provocato dalla caduta di Giovanna Rossi. La prima cittadina uscente uscente si ripresenta con il sostegno di Lega e Udc mentre Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno deciso di puntate su un amministratore di lungo corso come Mariano Fuschi. Anche il centrosinistra presenta due candidature: quella di Claudio Piron, espressione del Pd, e quella di Ornella Sabbion per l'area ambientalista. Chiude l'elenco dei candidati l'avvocato Marco Destro, con una lista civica.
A Cadoneghe il sindaco uscente Marco Schiesaro va a caccia del bis con il centrodestra compatto al suo fianco. Gli si contrappongono Paola Venturato, già assessore della giunta Schiavo, con le forze di centrosinistra e i civici Giulia De Campo ed Enrico Scacco.
A Rubano, terminata l'esperienza amministrativa della segretaria provinciale del Pd Sabrina Doni, corrono l'assessore uscente Chiara Buson, l'imprenditrice Francesca Dall'Aglio, uscita anzitempo dalla maggioranza uscente, e il presidente di Eurointerim Luigi Sposato, che ha saputo raggruppare tutti i partiti di centrodestra.
Testa a testa a Camposampiero tra la sindaca uscente Katia Maccarrone, che insegue il terzo mandato, e Giovanni Torresin per il centrodestra. Corsa a tre a San Giorgio in Bosco dove il segretario provinciale della Lega Nicola Pettenuzzo, sfiduciato qualche mese fa da una parte della sua maggioranza, ritenta la scalata al municipio: avrà come avversari Fabio Zanfardin, sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia e autonomisti, e Alberto Scapin per il centrosinistra.
Scarica l’infografica con tutti i comuni padovani al voto
Scarica la tabella con i candidati sindaco comune per comune
(I numeri accanto a ogni comune corrispondono a quelli dell'infografica, in modo da poterli localizzare più agevolmente)
Consulta il fac-simile delle schede elettorali, Comune per Comune
(fonte Prefettura di Padova - Ufficio territoriale del Governo)
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova