Al centrodestra due terzi degli europarlamentari eletti nell'Italia nordorientale: 5 a Fratelli d'Italia, 2 a testa a Lega e Forza Italia. Questi ultimi finiranno nella maggioranza "Ursula" assieme ai 5 del PD. Exploit di Alleanza Verdi Sinistra, che ne promuove uno. Tutti i voti conquistati e chi volerà a Bruxelles.
Ecco il verdetto delle urne per le elezioni europee. In Veneto, lo scrutinio premia Fratelli d'Italia, che ha ottenuto il 37,58% delle preferenze (a livello nazionale si è attestato al 28,81%, confermandosi primo partito dopo le scorse Politiche), seguito da PD con il 18.88% (24,07% a livello nazionale, miglior risultato da anni) e Lega con 13,15%. Rimanendo in regione, seguono Forza Italia-Noi Moderati - PPE all'8,58%; Alleanza Verdi e Sinistra al 6,09%; Movimento 5 Stelle al 4,85%; Azione - Siamo Europei al 4,10% (ma a livello nazionale si ferma al 3,35% e non supera la soglia di sbarramento); Stati Uniti d'Europa al 3,20 (3,76% a livello nazionale, anche in questo caso sotto la soglia di sbarramento); Pace Terra Dignità 2,03; Libertà 0,86; Sudtiroler Volkspartei (SVP) 0,36; Alternativa popolare 0,32.
Bassa l'affluenza anche in Veneto, perché per le Europee ha votato il 52,60% degli aventi diritto, ben 10 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti elezioni nel 2019.
A livello continentale, le destre trionfano pressoché ovunque, il gruppo più votato di queste elezioni europee 2024 resta quello di centrodestra del PPE, mentre quello di centrosinistra di S&D rimane la seconda forza politica. Terza forza sono i liberali di Renew, nonostante la batosta subita in Francia da Macron (e in Italia da Renzi e Calenda). Lo scenario che potrebbe aprirsi è quindi una "maggioranza Ursula" che unisce nuovamente le forze più moderate ed europeiste.
GLI ELETTI A NORD EST
La circoscrizione Nord-Est - che comprende Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige - elegge 15 candidati sui 76 italiani che voleranno a Bruxelles. L’incrocio tra possibili rinunce e scelte dei collegi di elezione lascia più di qualche nome in sospeso. Ecco, al momento, quelli che dovrebbero essere:
Fratelli d'Italia: 25 seggi in totale che confluiranno in ECR, almeno 5 a Nord Est. Sono Elena Donazzan (che raccoglie 63 mila 250 voti personali e abbandonerà la giunta di Luca Zaia per il Parlamento europeo), il bolognese Stefano Cavedagna, Sergio Berlato, alla sua quinta legislatura europea, il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e il consigliere regionale Daniele Polato (che subentrerà a Giorgia Meloni, diventata però, con 493 mila 801 preferenze, la primatista della circoscrizione).
Partito Democratico: 21 seggi in totale che confluiranno in S&D. Gli eletti a Nord Est sono 5: Stefano Bonaccini (il governatore dell’Emilia-Romagna stravince la sfida di partito conquistando 389 mila 284 preferenze, nella sua Regione si andrà a elezioni), il parlamentare padovano Alessandro Zan (92 mila 651 voti), Alessandra Moretti, alla seconda presenza europea, Elisabetta Gualmini e Annalisa Corrado, che dopo il ricalcolo nazionale dei seggi ha superato la grillina Sabrina Pignedoli. Un nome balla perché, essendo Zan candidato anche a Nord Ovest, in una delle due circoscrizioni lascerà il posto al trevigiano Andrea Zanoni o a Pierfrancesco Maran.
M5S: 8 gli eletti che finiranno fra i Non Iscritti, nessuno a Nord Est.
Forza Italia e Noi Moderati: 7 eletti in Italia che confluiranno nel PPE, più Herbert Dorfmann che arriva dall’apparentamento nel Nord-Est con Südtiroler Volkspartei. Stanti le probabili rinunce di Antonio Tajani (primo con 61 mila 542 voti) e Flavio Tosi - deputato forzista ed ex sindaco di Verona, nonché ex storico leghista - che raccoglie oltre 34 mila preferenze, si guadagnerà il secondo seggio la triestina Sandra Savino (10 mila 994) che però, in quel caso, dovrà dire addio al ruolo di sottosegretaria al Mef.
Lega: 8 gli eletti in Italia, che confluiranno in ID. Andranno all’Europarlamento Roberto Vannacci - qui raccoglie 142 mila 475 preferenze, ed è stato eletto ovunque come primo, tranne nelle isole - e Anna Maria Cisint, ci spera Paolo Borchia: dipende da quale circoscrizione sceglierà Vannacci.
AVS: 7 gli eletti di Alleanza Verdi e Sinistra tra cui Mimmo Lucano (eletto in tutte le circoscrizioni), che potrebbe lasciare il posto a Nord Est alla consigliera regionale vicentina Cristina Guarda.
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DA OGNI CANDIDATO DELLA CIRCOSCRIZIONE NORD EST
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
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