Niva, azienda padovana di Campodarsego che opera da più di vent'anni nella realizzazione di arredi esclusivi indoor e outdoor per abitazioni, retail e hospitality, in virtù della propria straordinaria conoscenza della lavorazione dei materiali utilizzati nell’architettura tra i quali i metalli, promuove “Ferramenta”, un progetto espositivo a cura di Stefano Grandi, che pone a confronto la creatività di tredici realtà primarie tra gli studi di architettura milanesi e la capacità di trasformare la materia all'interno di una carpenteria che unisce tecnologia di ultima generazione e l'approccio tradizionale degli artigiani italiani.
Negli spazi del Teatro Arsenale (via Cesare Correnti, 11) prenderà così vita e si mostrerà, nella serata del 31 maggio, uno straordinario laboratorio di idee, soluzioni formali e funzionali, che si pone in un libero territorio di sperimentazione pura, lasciando a ogni architetto non solo la scelta di codici, linguaggio, cifra stilistica ma anche la determinazione dell'ambito operativo in cui andare a collocarsi, tra scultura, installazione, modello, prototipo, all'interno di quello che vuole essere un momento felice di disallineamento tra oggetto e prodotto.
Gli architetti e gli studi che Niva ha individuato per “Ferramenta” condividono una visione e un approccio progettuale in cui estroversione intellettuale e capacità di guardare a mondi e paradigmi non coincidenti con il mainstream della comunità professionale di provenienza sono tratti ritornanti.
Ciascuno ha operato con piena libertà, con il solo vincolo di immaginare una realizzazione che chiamasse in causa maestria e cognizioni tecniche degli artigiani di Niva, sperimentando le possibilità dei metalli plasmati.
Al progetto hanno aderito Marco Donati (Storage Associati), Alessia Galimberti, Angelo Jelmini, Maurizio Lai, Nisi Magnoni, Marijana Radović e Marco Bonelli (M2 Atelier), Angelo Micheli (aMdl), Aldo Parisotto e Massimo Formenton, Michele Rossi (Park Associati), Lorenzo Palmeri, Claudio Saverino (Vudafieri Saverino Partners), Pier Solieri (Archea).
Scrive Andrea Dusio, nel testo critico che accompagna la pubblicazione dei bozzetti e delle immagini delle opere: “Plasmare, piegare, bucare, saldare il metallo”. Il mestiere degli uomini di Niva Line è, se volessimo usare un'altra parola antica, quello dei fabbri. E dunque la sfida è stata questa, prendere in mano questi progetti, fare i conti con una creatività a cui non erano stati posti preliminarmente dei limiti, e verificare se fosse davvero possibile cavare dalla materia forme complesse come quelle indicate dai disegni esecutivi. In qualche caso realizzare oggetti che chiedevano lavorazioni molto diverse, in altre combinare più materiali.
L'intersezione tra prassi industriale e un approccio progettuale che mira alla generazione di pezzi unici genera nel luogo comune un insieme vuoto. I risultati invece, esposti insieme al progetto, mostrano come l'incontro delle conoscenze abbia determinato da una parte e dall'altra quello che è di fatto un “ritorno a casa”. Da una parte una maniera di lavorare i metalli che è ancora artigianale, la libera esplorazione di un tema, con tutte le implicazioni che la piena libertà determina in chi progetta”.
Spiega Ivano Nicoletti, presidente di Niva: “Ho raccolto l'idea di Ferramenta come un invito a scoprire in che maniera potesse interagire l'immaginazione contenuta nei diversi progetti con il mondo mio e dei miei collaboratori, che è fatto di precisione, esattezza e se vogliamo rigore.
All'interno di Niva ci siamo messi al lavoro, dal primo all'ultimo, e mano mano che arrivavano abbiamo cominciato a osservare e studiare questi progetti da un punto di vista nuovo per noi.
Gli schizzi ci domandavano di cercare nuove soluzioni, nuovi utensili, in qualche caso nuovi argomenti e persino nuove parole, che capivamo essere necessarie per riuscire a realizzare ciò che era stato concepito.
Quegli stessi progetti hanno finito così per indicarci una strada che passa per momenti di verifica delle proprie conoscenze.
Ho sempre creduto che l'educazione e la formazione professionale fossero fondamentali, e credo che quest'iniziativa ci abbia dimostrato come siano ancora più preziose e necessarie in un tempo com'è questo che ci chiama a rinnovare radicalmente la nostra maniera di operare all'interno di un mondo in velocissima trasformazione”.
Titolo della mostra: “Ferramenta”
una produzione di: Niva architectural elements
a cura di: Stefano Grandi
allestimento di: Stefano Grandi e Angelo Jelmini
testo critico di: Andrea Dusio
location: Teatro Arsenale, via Cesare Correnti 11, Milano
data: 31 maggio 2018
orario: 19,00 – 22,00
riferimento telefonico: 3467964822 (Stefano Grandi)
mail: grandi@niva-line.it
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it