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«FIERA, TURISMO E INTERNAZIONALIZZAZIONE: DA QUI PASSA IL FUTURO DI PADOVA»

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Le linee che indirizzeranno i prossimi anni. La Giunta della Camera di Commercio di Padova ha approvato il documento che contiene gli “Indirizzi generali per la pianificazione pluriennale 2023-2028 e annuale 2024”.  Le priorità? Ne abbiamo parlato con Roberto Crosta, che anticipa per Confapi: «Saranno almeno 6 i milioni che stanzieremo nel prossimo anno a beneficio delle imprese». L’intervista al segretario generale dell’ente di Piazza Insurrezione, che rappresenta le 116 mila imprese del territorio.

Dottor Crosta, nel documento presentato agli stakeholders sono evidenziati cinque ambiti strategici: la transizione ecologica; l’internazionalizzazione delle imprese; la promozione del sistema turistico e culturale; lo sviluppo della cultura della legalità e della prevenzione; l’efficienza e la semplificazione dei processi interni. Ci può indicare nel concreto quali sono gli obiettivi principali che vi siete posti nel redigerlo?

«Partiamo col dire che il documento mira a delineare quello che sarà lo sviluppo della nostra attività nei prossimi anni. All’interno ci sono temi che ci impegnano da tempo, e ne indicherei tre come prioritari. Uno è sicuramente la crescita del polo fieristico, con la riqualificazione in chiave digitale e green. Il secondo riguarda la filiera del turismo, in cui un ruolo importante avrà la Fondazione: l’obiettivo è quello di contribuire a sviluppare una nuova imprenditorialità nel settore, favorendo la destagionalizzazione e il turismo sostenibile. E c’è poi l’internazionalizzazione delle imprese, che vanno supportate nella promozione all’estero e nella valorizzazione dei prodotti e delle eccellenze del territorio. A questi tre capisaldi si accompagna il tema dell’inclusività: siamo aperti alle proposte di associazioni e imprese, perché il messaggio che deve passare è che la Camera di Commercio ascolta il territorio e recepisce i suoi segnali».

Soffermiamoci sulle misure di sostegno alle piccole e medie imprese.

«Il punto focale è quello dell’accompagnamento. La promozione all’estero passa anche attraverso la collaborazione con l’Agenzia Ministeriale ITA-ICE e il sostegno alla partecipazione a fiere. Ma Venicepromex, in particolare, è chiamata a creare opportunità per chi può esportare ma… non lo sa. Mi spiego: abbiamo imprese che hanno i mezzi per andare all’estero ma non hanno mai sfruttato le proprie potenzialità, spesso per paura di rapportarsi a mercati diversi da quelli loro consueti. C’è poi la necessità di favorire la transizione digitale e l’innovazione del sistema delle imprese e agevolare l’orientamento e la formazione per il lavoro, favorendo il matching tra competenze e professioni, anche attraverso gli ITS, gli Istituti tecnici superiori post diploma».

Un tema da sempre caro alle imprese di Confapi, anche perché il problema della manodopera che non si trova è ormai strutturale nel territorio. I dati elaborati da Fabbrica Padova su base Unioncamere-Veneto Lavoro attestano che tra agosto e ottobre in regione è prevista l’assunzione di 126 mila figure professionali, di cui 23 mila entrate in provincia. Eppure nel 55% dei casi, a livello regionale, le imprese non riusciranno a inserire nel proprio organico le figure di cui hanno bisogno. Una percentuale che sale al 58% nel Padovano.

«A riguardo ci piace pensare a un raccordo diverso tra il mondo delle imprese e le scuole. Noi vogliamo dare voce alle reali esigenze delle imprese, verso quell’incrocio tra domanda e offerta che è più che mai fondamentale. Ad esempio, puntiamo a favorire l’aggiornamento professionale e la formazione post diploma ad alta specializzazione tecnologica, attraverso l’individuazione di nuove sedi per gli ITS e il sostegno alle iscrizioni con borse di studio dedicate. Ma anche a realizzare percorsi e progetti di orientamento formativo e ad attivarci per l’orientamento professionale e la promozione delle competenze digitali e ad alto contenuto tecnologico, facendo incontrare giovani e mondo delle imprese e del lavoro».

Parliamo di risorse: quanto andrà a beneficio delle imprese padovane?

«In questa fase è prematuro fornire cifre, perché saranno definite tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, ma posso anticipare che rimarremo in linea con gli ultimi anni, partendo da una base di almeno 6 milioni destinati al territorio, eventualmente aumentabili se avremo la possibilità di farlo. D’altra parte, in questa fase storica il sostegno alle imprese è essenziale. Parliamo di risorse che torneranno alle imprese attraverso bandi diretti e attività che, di fatto, vanno a sostenere il tessuto economico e quindi, appunto, le stesse imprese».

Lei ha fatto riferimento alla situazione attuale e all’export, e anche qui occorre citare qualche numero: nel secondo trimestre 2023 il Veneto si è riscoperto in area negativa, con una contrazione del 2,1% del commercio internazionale rispetto al trimestre precedente. Ed è facile prevedere che il segno meno contraddistinguerà anche i prossimi mesi, considerando la crisi dell’economia tedesca, con cui siamo in stretta correlazione, e il perdurare del quadro di instabilità in Europa dovuto alla guerra in Ucraina. C’è da preoccuparsi?

«Sarà perché io sono un inguaribile ottimista, ma rispondo così: il rimbalzo rispetto al 2022 era prevedibile, in più credo che la capacità di resilienza e di adattamento quasi camaleontica dimostrata dall’imprenditoria padovana e veneta motivi una certa fiducia. Le nostre imprese sono attrezzate per superare questo momento congiunturale. Attenzione: sarebbe sciocco non preoccuparsi, non dico di non farlo, ma la flessibilità tipica delle nostre imprese in questo caso si rivela un vantaggio rispetto ai nostri competitors».

Di recente il presidente nazionale di Confapi, Cristiana Camisa, ha chiesto un «maggior coinvolgimento del mondo delle piccole e medie industrie nella cabina di regia del PNRR, perché fino a oggi è rimasto un po’ ai margini». Anche all’interno del sistema camerale vi sentite di condividere questa presa di posizione?

«Le camere di commercio non sono direttamente coinvolte nella gestione delle risorse del PNRR, ma quello che possiamo fare è dialogare con le istituzioni trasmettendo le istanze delle imprese. Qualche esempio? Pensiamo ai fondi destinati alle università e da lì veicolati alle imprese o ai fondi a disposizione dei Comuni per interventi su cui possiamo indicare una direzione. Quindi, per tornare alla domanda, siamo disponibili a mettere a disposizione le nostre competenze, assolutamente sì. Nessuno vuole sovrapporsi al ruolo di altri o sottrarre mansioni, ma ritengo che abbiamo un patrimonio di competenze che ci permette, assieme alle associazioni, di dire la nostra».

 

Di concerto con la pubblicazione degli “Indirizzi generali per la pianificazione pluriennale 2023-2028 e annuale 2024” la Camera di Commercio di Padova ha avviato una consultazione pubblica online per raccogliere suggerimenti e proposte di imprese, associazioni e cittadini del territorio sulla nuova pianificazione triennale delle attività 2023-2028 e sulla programmazione 2024.

 

Visualizza il documento per conoscere il programma e compila il modulo per inoltrarci suggerimenti e proposte. 

Consultazione Pubblica - Compila il Modulo

La consultazione è aperta fino a mercoledì 4 ottobre.

 

Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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