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GIOCHI OLIMPICI, IMMENSO PALTRINIERI

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Argento negli 800 e bronzo nei 10 km in acque libere: il testimonial di Confapi (che, a Tokyo, ha tifato tutta per lui) è semplicemente strepitoso e batte anche la mononucleosi. Ecco il racconto delle sue gare da medaglia

I Supereroi esistono veramente. Uno di questi, capace di cancellare i fantasmi della mononucleosi e della stanchezza, è Gregorio Paltrinieri che stupisce tutti e si prende un bronzo che sa di impresa nella 10 km in acque libere. Il 26enne fuoriclasse di Carpi, dopo l'argento negli 800, doma le acque di Odaiba Marine in 1h49'01''1, preceduto dal tedesco e campione del mondo  Florian Wellbrock, in testa fin dal primo giro, in 1h48'33''7, e dall'ungherese Kristof Rasovszky, che resiste al ritorno dell'azzurro ed è secondo in 1h48'59''0. SuperGreg è leggenda, esce fuori dall'acqua stremato e sorretto dal suo tecnico Fabrizio Antonelli e aggiorna il libero dei record. L'Italia del nuoto in acque libere infatti festeggia così la terza medaglia olimpica della storia, prima al maschile, dopo il bronzo di Martina Grimaldi a Londra nel 2012 e l'argento di Rachele Bruni a Rio de Janeiro nel 2016. Wellbrock e Paltrinieri si affiancano al tunisino Oussama Mellouli, in passato unico atleta ad essere salito sul podio nella stessa edizione delle Olimpiadi sia in piscina sia nel fondo.

"Più di questo non potevo fare. E' la giusta ricompensa dopo due mesi d'inferno. Vado via da Tokyo con due medaglie e posso ritenermi soddisfatto - spiega il campione europeo in carica nella 10, nella 5 e con la 4x1.25 km -  I piani non erano questi, ma per come sono arrivato va benissimo. Oggi faceva molto caldo. La gara è partita subito a tutta e io neanche mi sono accorto dell'accelerazione di Wellbrock. Poi Fabrizio (Antonelli, ndr) mi ha spronato ad andare a riprendere i primi, mi ha perfino fatto saltare il primo rifornimento. Alla fine il tedesco era irragiungibile, ha disputato la gara perfetta; ho provato a superare il magiaro che è statao bravo a non darmi lo spazio".

Il tricampione europeo, bimondiale e olimpico dei 1500 non ha neanche la forza di esultare, perché è andato oltre i propri limiti. "Ho voluto questo bronzo a tutti i costi, perché queste Olimpiadi non mi avevano ancora appagato del tutto: adesso sì. Il quarto posto nei 1500 è stata una brutta botta. Vado via comunque con il sorriso, perché più di così era impossibile. Questa medaglia è una delle più sofferte della mia carriera, ma me la sono meritata, perché nonostante una condizione difficile non ho mollato. Sono contento di aver combattuto e di aver dato il massimo - prosegue Paltrineri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto - Fosse per me ci riproverei anche la settimana prossima.  Adesso ho tre medaglie olimpiche in tre discipline differenti (800, 1500 e 10 km) ed è bello anche questo". 

Nella foto (di Giorgio Scala - DBM, dal sito della Federnuoto) Greg esulta dopo gli 800

Ufficio Stampa Confapi Padova
stampa@confapi.padova.it

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