Dopo oltre due anni di pandemia, il 30 aprile scade l’ultimo decreto con le regole per contrastare il Covid-19. Il Green pass andrà in archivio, rimanendo confinato ad alcune attività come le visite negli ospedali e nelle Rsa. Per quanto concerne le mascherine al chiuso, la Ffp2 resterà obbligatoria fino al 15 giugno a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza (treni, aerei, metropolitane, tram, bus etc) e andrà indossata per gli spettacoli e gli eventi sportivi al chiuso. Lo prevede un emendamento al decreto Riaperture approvato in commissione alla Camera e inserito anche in un'ordinanza del ministro alla Salute Roberto Speranza che farà da “ponte” nel tempo necessario alla conversione del decreto. Nel testo non si fa riferimento al lavoro, sia pubblico che privato, dove varranno i protocolli tra imprese e sindacati.
Green pass
La certificazione verde, base o rafforzata (solo da vaccino o guarigione), non sarà più richiesta per entrare al lavoro, nemmeno a chi è ancora obbligato a vaccinarsi, come gli over 50. Teoricamente potranno svolgere quindi il loro impiego anche coloro che non hanno fatto il vaccino, non sono stati malati e non hanno nemmeno un tampone. Per gli over 50, come per le forze dell'ordine, le forze armate, il personale della scuola e dell'università resta comunque in vigore fino al 15 giugno. Chi non lo rispetta però non viene più escluso dal lavoro ma paga solo la multa. Dal momento dell'avviso del loro dirigente, i dipendenti hanno 5 giorni per dimostrare l'esenzione dal vaccino o di essersi vaccinati con booster o di aver prenotato la dose di vaccino da fare entro 20 giorni. Altrimenti arriva la multa una tantum da 100 euro, ma appunto non scatta più la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
Le mascherine
In diversi Paesi d’Europa il dispositivo non è più obbligatorio per legge nemmeno al chiuso. In Italia invece, sulle spinte scientifiche che arrivano dall’Oms e dall’Ordine dei medici, prevale la linea della prudenza e quindi le mascherine resteranno ancora nelle situazioni più a rischio.
Lavoro
Al lavoro valgono i protocolli tra imprese e sindacato. Le parti sociali un mese fa hanno convenuto sull’opportunità di mantenere in vigore nei luoghi di lavoro fino al 30 aprile il protocollo di sicurezza anti-Covid, sottoscritto il 24 aprile del 2020 e aggiornato un anno fa, che prevede tanto l’obbligo di mascherina chirurgica (ma alcune aziende, a maggior tutela e prevenzione, hanno optato per mantenere l’obbligo della mascherina FFp2) quanto il distanziamento di un metro come principali azioni di contenimento. Un incontro sull’aggiornamento dei protocolli sicurezza in luoghi di lavoro è stato fissato il 4 maggio. Intanto, in tutti gli altri luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina sarà solo fortemente raccomandata.
Scuola
La linea del ministero all’Istruzione è di farle rimanere obbligatorie durante le lezioni, del resto manca poco più di un mese alla fine delle lezioni. Il decreto che ha disegnato il percorso di uscita dall'emergenza ha previsto che restino: "Fino alla conclusione dell'anno scolastico nelle scuole (...) è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie".
I trasporti
Sui mezzi del trasporto pubblico (autobus, metropolitane, tram, aerei, navi e treni a lunga percorrenza) l’obbligo di mascherine Ffp2 verrà prorogato fino al 15 giugno.
Cinema e teatri
Le mascherine Ffp2 resteranno ancora in tutti i luoghi di aggregazione sociale dove si sta a lungo in uno spazio chiuso, con posti ravvicinati: cinema, teatri, sale da concerto. Come ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, «forse le persone che vanno al cinema o al teatro si sentono più sicure se tutti gli spettatori vicini a loro tengono la mascherina».
Ristoranti
Niente più obbligo di mascherina invece in bar e ristoranti al chiuso (dove già si potevano togliere al tavolo), negozi, centri commerciali e musei.
Stadi e palazzetti
Negli stadi, dove si sta all’aperto, le mascherine saranno obbligatorie fino al 30 aprile, non oltre. Nei palazzetti dello sport al chiuso, invece, le Ffp2 resteranno obbligatorie ancora per qualche settimana.
Parrucchieri
Barbieri, parrucchieri e centri estetici sono tra le attività ritenute più a rischio, per cui dovrebbe restare l’obbligo di mascherine Ffp2 ancora per alcune settimane.
Ufficio Stampa Confapi Padova
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