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IL DECRETO ENERGIA È LEGGE: LE NOVITÀ PER CITTADINI E IMPRESE

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Il decreto Energia è legge. Mercoledì 31 gennaio il Senato ha dato il via libera alla fiducia posta dal governo con 97 sì, 74 no e 2 astenuti. Il provvedimento, tra le altre misure, contiene disposizioni per il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenti domestici che ancora usufruiscono del mercato tutelato. Le norme consentiranno a circa 4,5 milioni di famiglie "vulnerabili" di continuare a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati. La legge prevede anche agevolazioni per i cittadini residenti nei territori colpiti dalle alluvioni della scorsa primavera.

Il decreto punta inoltre a sviluppare le fonti di energia rinnovabile, accelerando gli investimenti nell'autoproduzione di energia per i settori a forte consumo, rafforzando la sicurezza degli approvvigionamenti di gas e concedendo incentivi alle regioni che ospitano impianti di produzione di energia rinnovabile. Misure anche per il decommisisoning e la gestione dei rifiuti radioattivi.

Previste anche disposizioni in tema di nucleare, con la proroga dei termini per presentare ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e per chiedere al ministero dell’Ambiente ed a Sogin di riconsiderare l’area per verificarne l’idoneità.

E' poi stabilito che la Sogesid Spa, società in house delle amministrazioni centrali dello Stato, garantisca il supporto necessario alla tempestiva realizzazione degli interventi pubblici per la piena attuazione della transizione ecologica e del PNRR.

Per quanto riguarda le imprese, le novità sono:

- cambiano le condizioni di accesso all’elenco delle imprese energivore, e di conseguenza alle agevolazioni, comportando l’esclusione di centinaia imprese dall’anno 2024 e presenti fino al 31 dicembre 2023, con l’inclusione dal 2024 di quelle altre invece precedentemente escluse;

- muta l’entità degli incentivi, con tre scaglioni in base al codice NACE citato nel decreto;

- un sistema di incentivazione a installare impianti a fonti rinnovabili rivolto a quasi quattromila aziende a forte consumo di energia elettrica (del settore chimico, vetro e tessile), le quali potranno vedersi anticipare dal Gestore dei servizi energetici – GSE gli effetti della realizzazione degli impianti, con l’impegno di restituire quanto ricevuto nel corso di venti anni;

- acquisto del gas a un prezzo vantaggioso da imprese che lo estrarranno sul territorio nazionale, grazie alla coltivazione di nuove concessioni agevolando le aziende gasivore (come quelle del settore della siderurgia, della carta e del vetro), venendo altresì rilasciati nuovi titoli per la coltivazione di idrocarburi, a fronte dell’impegno di cedere quantitativi di gas al GSE il quale lo fornirà in via prioritaria alle imprese gasivore.

In concreto, se da un lato sono stati toccati i presupposti di accesso al regime agevolativo dal 1° gennaio 2024, dall’altro è stato contemplato il superamento del sistema degli scaglioni per la modulazione del beneficio. Come? Facendo sì che le singole imprese siano valutate in funzione dell’intensità elettrica a fronte di un unico valore per tutte quelle imprese versanti in determinate condizioni.

Non potranno invece accedere a queste agevolazioni le imprese “…in stato di difficoltà” secondo la comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01, recante “Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà” (art. 3, comma 3 – L. 169/2023).

 

CONSULTA LE SLIDES DI SINTESI CON CUI IL MASE HA PRESENTATO IL DECRETO

CONSULTA IL TESTO COORDINATO DEL DECRETO IN GAZZETTA UFFICIALE

 

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

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